Ever Forward nella baia di Chesapeake. Foto della Guardia Costiera degli Stati Uniti
Chesapeake Bay. In molti porti, l’uso di chiatte per allibare container, a servizio delle navi Post-Panamax (fino a 366 metri di lunghezza e 49 metri di larghezza), è una pratica diffusa come alternativa all’investimento infrastrutturale di terminal container, dragaggi e gru di banchina più grandi.
Nella Baia di Chesapeake, dalla fine della settimana scorsa, è in corso lo sbarco dei container dall’Ever Forward, per cercare di alleggerire la nave e rimetterla a galla. L’operazione è iniziata sabato, quasi quattro settimane dopo che l’Ever Forward si è arenata e dopo due tentativi, del mese scorso, falliti di riportarla a galla.
Secondo la Guardia Costiera, circa 500 dei 4.964 container totali a bordo dovrebbero essere scaricati prima del prossimo tentativo di rimessa a galla.
L’Ever Forward di 333,8 metri lunga, registrata a Hong Kong, si è arenata a est del Canale marittimo di Craighill domenica 13 marzo, mentre lasciava il porto di Baltimora per il suo prossimo scalo a Norfolk, in Virginia.
Il traffico navale in entrata e in uscita dal porto di Baltimora non è stato influenzato e rimane aperto al traffico a senso unico in prossimità della nave sinistrata; intanto l’USA Coast Guard ha imposto con i suoi uomini una zona di sicurezza da domenica 10 aprile 2022, attorno alle operazioni di rimozione dei container dalla portacontainer per rimetterli a terra.
La meticolosa operazione di rimozione dei container prevede che le squadre dovranno a bordo sbloccare manualmente i twist lock se si vuole ridimensionare le pile di alloggio degli stessi.
I container sono quindi sollevati uno per uno da due chiatte con gru speciali, la Columbia New York e la Farrell 256 di DonJon Marine, e posti su chiatte.
Una volta che le chiatte sono piene, sono quindi riportate al Seagirt Marine Terminal di Baltimora per essere scaricate a terra da gru di banchina.
Una volta rimosso un numero sufficiente di contenitori, i rimorchiatori e le chiatte da traino situati a poppa tenteranno un altro refloating della nave.
Secondo una nota del Direttore esecutivo del Porto di Baltimora, William Doyle, gli operatori hanno già operato 43 container da domenica e rimessi nel terminal di Seagirt.
Per condimeteo avverse, lunedì l’operazione di allibo ha subito un rallentamento e martedì erano stati rimossi circa 100 container; dati confermati dal portavoce della Guardia Costiera.
Il Direttore Doyle riferisce anche che 160.557 mc. circa sono stati dragati intorno alla nave e depositati a Poplar Island a partire da lunedì scorso.
Il prossimo tentativo di refloating era programmato provvisoriamente per metà mese, ma il portavoce della Guardia Costiera comunica che il prossimo tentativo sarà probabilmente tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, in coincidenza con la fase di luna piena.
Si riportano le foto della Guardia Costiera circa le operazioni eseguite.