Londra. Il Comitato giuridico legale dell’IMO, lunedì scorso, ha approvato una circolare Guida (orientamenti) sull’impatto della situazione nel Mar Nero e nel Mar d’Azov in merito alle ‘assicurazioni’ o altri certificati di sicurezza finanziaria. (LEG.1/Circ.12).
La circolare Guida fa seguito alla decisione del Consiglio dell’IMO, nella sua sessione straordinaria (C. ES/35) all’inizio di marzo, di chiedere ai Comitati dell’IMO di esaminare i modi per rafforzare gli sforzi degli Stati membri e delle Organizzazioni di osservatori nel sostenere la gente di mare e le navi commerciali interessate e di considerare le implicazioni di questa situazione per l’attuazione degli strumenti dell’Organizzazione, intraprendere le azioni appropriate e riferire al Consiglio.
La circolare rileva che una serie di trattati IMO, in materia di responsabilità e compensazione, richiede che gli Stati membri emettano certificati attestanti che l’assicurazione o altra garanzia finanziaria che soddisfa i requisiti delle convenzioni è in vigore.
L’introduzione di sanzioni economiche può, in alcuni casi, impedire agli assicuratori o ad altri fornitori di garanzie finanziarie di elaborare i sinistri o vietare il pagamento dei sinistri derivanti da tali convenzioni.
La circolare raccomanda, in particolare, che gli Stati di bandiera o di certificazione che emettono certificati basati su assicuratori russi o fornitori di servizi finanziari russi dovrebbero verificare che la copertura soddisfi i criteri delineati nella circolare n. 3464 – che fornisce indicazioni per l’accettazione di “Blue Cards” o simili documentazione delle compagnie di assicurazione per determinati trattati -. Lo Stato di emissione o la sua Autorità designata dovrebbe assicurarsi di annullare il certificato, in conformità con le Convenzioni se o quando ricevono la notifica di cessazione dell’assicurazione o altra garanzia finanziaria.
Il Comitato legale ha preso atto anche delle comunicazioni ricevute da un certo numero di Governi sulle operazioni di ‘Registri fraudolenti’ e su diversi casi di utilizzo d’identità false da parte delle navi.
Il Comitato ha preso atto delle preoccupazioni già espresse da alcune delegazioni sul fatto che i dati dell’AIS siano stati deliberatamente manipolati e che le navi fossero in grado di operare trasmettendo dati falsi.
Il Comitato ha convenuto di informare il Maritime Safety Committee (Comitato per la Sicurezza Marittima) di questo problema, per indagare su come le navi, senza un’adeguata registrazione, siano state in grado di ottenere numeri MMSI (Maritime Mobile Service Identity).
In attesa delle risoluzioni del gruppo di studio tecnico sulla registrazione fraudolenta e sui Registri navali fraudolenti delle navi e le possibili misure per prevenirli, il Comitato legale ha concordato una definizione di “documenti contraffatti/falsi”.
Per “documenti contraffatti/falsi” s’intende qualsiasi documento, in formato elettronico o cartaceo, ovvero:
- contraffatto o falsificato per ottenere o rilasciare un certificato di immatricolazione della nave;
- un certificato di immatricolazione della nave contraffatto o falsificato;
- o rilasciato consapevolmente sulla base del certificato di immatricolazione della nave contraffatto o falsificato.
La Commissione giuridica/legale ha affrontato anche una serie di altri punti importanti, tra cui l’abbandono dei marittimi; misure per prevenire pratiche illecite associate a registrazioni fraudolente e registri fraudolenti delle navi; e navi marittime autonome di superficie (MASS, Maritime Autonomous Surface Ships).