Londra. La Compagnia di traghetti, P&O Ferries, ha cercato di rimettere in servizio alcune delle sue navi. Ieri, la ‘Pride of Hull’ è salpata per Rotterdam dopo che 82 membri dell’equipaggio erano stati sostituiti; ma la nave ha proceduto senza passeggeri e merci imbarcati. La Maritime Coastguard Agency ha condotto un’ispezione prima che la nave partisse dal Regno Unito, ma il traghetto ro/ro è rimasto attraccato nei Paesi Bassi sin dal suo arrivo.
La MCA del Regno Unito, intanto ieri, ha sequestrato il traghetto ‘European Causeway’ della P&O Ferries dopo l’ispezione dell’equipaggio; il provvedimento di ‘fermo’riguarda anche altre navi di P&O Ferries, in quanto la Compagnia sta tentando di riprendere il servizio dopo aver licenziato i suoi equipaggi per sostituirli con personale precario e a basso costo, ingaggiato da agenzie interinale.
La notizia del ‘fermo’ del traghetto è arrivata dopo che funzionari del Governo e leader sindacali avevano sollecitato maggiori ispezioni di sicurezza per i traghetti e il primo ministro, Boris Johnson, del Regno Unito ha affermato di ritenere che l’amministratore delegato della Compagnia dovrebbe dimettersi.
La Maritime and Coastguard Agency ha rilasciato una breve dichiarazione in cui si afferma: “Possiamo confermare che la European Causeway è stata sequestrata a Larne. Il provvedimento si è reso necessario a causa di procedure non adeguate nella familiarizzazione dell’equipaggio, nella documentazione della nave e nell’addestramento dell’equipaggio. La nave rimarrà in stato di ‘fermo’ amministrativo fino a quando tutti questi problemi non saranno risolti da P&O Ferries”.
I sindacati del trasporto marittimo del Regno Unito sono fiduciosi per una risoluzione positiva della vertenza, riguardo agli 800 membri dell’equipaggio licenziati senza le procedure di legge; sperano che il Governo riveda anche i contratti con P&O Ferries e chiedono le dimissioni del CEO società, Peter Hebblethwaite.
Intanto, il primo ministro, Boris Johnson, ha appoggiato le richieste di dimissioni di Peter Hebblethwaite, dopo che l’amministratore delegato della società ha ammesso in una riunione con i membri del Parlamento che la società non aveva soddisfatto i requisiti non consultandosi con le Autorità o fornendo preavviso dei suoi piani. Il Governo ha promesso di presentare nuove leggi che obbligano le Compagnie di navigazione a pagare il salario minimo. Il ministro Johnson si è impegnato portare in Parlamento, la prossima settimana, un pacchetto di misure che “chiuderebbe ogni possibile scappatoia esistente”. Ha detto Johnson: “Non abbiamo persone che lavorano dai porti britannici – su rotte regolari tra qui e la Francia o qui e l’Olanda o altrove – e non riescono a pagare il salario minimo. Lo costringeremo a cambiare”.
Oltre al mancato rispetto dei requisiti, l’Azienda è anche accusata di aver tentato di ricattare i dipendenti con il TFR. Hebblethwaite si è scusato per le azioni intraprese, ma ha affermato che la società non aveva scelta per evitare il fallimento della società.
L’Unione Nazionale dei Lavoratori ferroviari, marittimi e dei trasporti (RMT) ha incontrato ieri i dirigenti della P&O Ferries, ma ha riferito che l’incontro è durato meno di 20 minuti.
“P&O Ferries non era disposta ad ascoltare alcuno scenario o sviluppare alcuna idea che fornisse un mezzo per creare una soluzione all’attuale situazione disastrosa”, ha riferito il sindacato dopo l’incontro. “RMT continuerà a fare pressioni sul Governo per un intervento immediato con qualsiasi mezzo necessario per fare in modo che P&O Ferries esegua il reintegro dei marittimi”.
P&O Ferries continua a sostenere di aver ripristinato un servizio limitato tra Hull e Rotterdam e che il servizio tra Liverpool e Dublino è regolare. Tuttavia, la tratta più trafficata tra Dover e Calais rimane sospesa e dopo il ‘fermo’ del traghetto tra l’Irlanda del Nord e la Scozia anche questo servizio è nuovamente sospeso.