In Geogas è già transizione energetica con l’ammoniaca come combustibile

Due navi GPL da 40.000 mc, attualmente in costruzione per presso Hyundai Mipo Dockyard (HMD) in Corea del Sud, avranno la notazione di classe ‘ammonia prepared’ o detta anche ‘Ammonia Ready’, certificate dal Bureau Veritas.

Ginevra. Bureau Veritas (BV), leader mondiale nei test, ispezioni e certificazioni, sta supportando la classificazione e la costruzione presso Hyundai Mipo Dockyard (HMD) nella Repubblica di Corea di due vettori GPL da 40.000 mc (numeri di scafo HMD sono 8350 e 8351) che avranno la nota di classe ‘ammonia prepared’ e la prima consegna avverrà a giugno 2023.
BV è stata tra le prime Società di Registro e Classificazione Navale a sviluppare le regole di classificazione per l’installazione/conversione futura della propulsione ad ammoniaca.

La nuova notazione di classe del BV ‘Ammonia-Prepared’ è applicabile alle nuove costruzioni ed è stata sviluppata per supportare armatori, progettisti, cantieri navali e noleggiatori.

La leadership di BV del settore ha dimostrato nei progetti d’identificazione dei rischi multi-stakeholder (HAZID) e operazioni di rischio (HAZOP) di avere la capacità a redigere regole e notazioni per classificare navi ad utilizzare l’ammoniaca come combustibile. HAZID (HAZard IDentification) è un metodo per l’identificazione dei pericoli generali normalmente eseguito prima dell’HAZOP (HAZOP si concentra maggiormente sui rischi di processo).
La nota di classe ‘Ammonia-Ready’ certifica che una nave è stata progettata e costruita per essere convertita in un secondo momento per utilizzare l’ammoniaca come combustibile.

La notazione del BV è riferita agli spazi e ai componenti strutturali che ospiteranno futuri serbatoi di carburante con ammoniaca, apparecchiature per la gestione del carburante e installazioni di trattamento del vapore di ammoniaca. Copre anche i requisiti specifici per la conversione di motori e caldaie dall’utilizzo di olio combustibile, Gnl o combustibili multipli all’ammoniaca. Bureau Veritas ha anche sviluppato nuove regole per le navi alimentate ad ammoniaca progettate per essere applicate alle nuove costruzioni che utilizzeranno l’ammoniaca come carburante dalla consegna.

Attraverso la nuova notazione e le nuove linee guida, Bureau Veritas mira ad affrontare le sfide dell’uso dell’ammoniaca nel settore marittimo come: – la sua densità di energia inferiore rispetto ad altri combustibili (circa la metà di quella del Gnl e circa un terzo dell’olio combustibile); – le sue proprietà di combustibilità relativamente scarse; – e la sua tossicità, che richiede misure rigorose per proteggere l’equipaggio e/o i passeggeri dall’esposizione.

Le navi GPL sono spesso usate per trasportare l’ammoniaca. Da un punto di vista tecnico questa esperienza rende il progetto idoneo a essere preparato per bruciare ammoniaca come combustibile.

Geogas è impegnata a traguardare gli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance) per promuovere tecnologie di propulsione più ecologiche che siano tecnicamente fattibili.
“I combustibili gassosi Gpl, Gnl e ammoniaca supportano questi obiettivi”, ha commentato Mark Etcheberry, Direttore Generale di Geogas.
René Boudet, che ha fondato Geogas nel 1979, ha portato un’esperienza senza precedenti con 40 anni di leadership nel mondo del commercio e dello shipping del GPL. Dal 1957 ha aperto la strada allo sviluppo dell’industria mondiale del GPL. Gli successe nel 1986 Jacques Boudet. Geogas opera in tutti i 5 continenti e ha sviluppato solide reti di distribuzione nelle Americhe e nei Caraibi, nella costa occidentale dell’Africa, nel Mediterraneo, nel Medio Oriente, nell’Estremo Oriente, in Australia e nelle isole del Pacifico. La sua flotta comprende navi di medie e grandi dimensioni, piccoli depositi costieri e sistemi di stoccaggio galleggiante.

Considerazioni.

L’ammoniaca rappresenta una valida opzione di combustibile marittimo per la decarbonizzazione del trasporto marittimo. L’importanza di ridurre l’impatto del trasporto marittimo sul clima è ben riconosciuta dall’industria e dagli organismi di controllo. È anche l’obiettivo principale della strategia di riduzione delle emissioni di carbonio dell’IMO. La maggior parte degli esperti considera l’introduzione di combustibili alternativi un fattore chiave di successo.

Ad oggi non è chiaro quale carburante a basse emissioni di CO2 guiderà la decarbonizzazione del settore marittimo: biocarburanti, ammoniaca, idrogeno o nucleare.

L’ammoniaca, sicuramente potrà essere, in una certa misura, un’interessante opzione futura per il carburante marittimo. Tuttavia, molte questioni restano da risolvere prima di un’introduzione su larga scala, a partire dalla sua disponibilità (soprattutto considerando la sua disponibilità da fonti rinnovabili) e dalla distribuzione a livello mondiale.

Sulla base del codice IGF (International Code of Safety for Ship Using Gases or Other Low-flashpoint Fuels), in cui sono stabiliti obiettivi e requisiti funzionali per le navi che utilizzano gas o altri combustibili a basso punto d’infiammabilità, le regole sull’ammoniaca seguono lo stesso schema dei requisiti del codice IGF per il Gnl. Sono considerate le caratteristiche di tossicità dell’ammoniaca e si adottano misure preventive generali da completare. L’ammoniaca ancora non è pronta per il bunkeraggio in tutti i porti come dovrebbe essere per un uso immediato e diffuso, ma il progetto di una nuova nave può già essere sviluppato per considerare come la nave possa essere predisposta per essere alimentata ad ammoniaca.

Per tutto questo va dato ‘coraggio’ a Geogas nell’affrontare la transizione energetica con le sue nuove navi.

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