Amsterdam. Durante la scorsa stagione invernale si sono verificati una serie d’incidenti con perdite eccezionali di container che hanno portato esperti/periti e accademici a valutarne le cause.
A tale scopo si è creato lo Joint Industry Project Top Tier a cura dell’Istituto di Ricerca Marittima olandese (MARIN) per stilare delle linee guida per evitare incidenti simili in futuro.
Il progetto è stato istituito per esaminare e valutare le cause delle perdite di container derivanti da incidenti in mare a bordo di navi portacontainer di varie dimensioni, con particolare attenzione alle navi ultra grandi (18.000 ÷22.000 teu).
L’International Group dei P&I Clubs, recentemente diventato un membro del progetto Top Tier dell’Istituto MARIN, è convinto che le raccomandazioni porteranno a miglioramenti operativi e tecnici nel mitigare il rischio e le cause alla base delle perdite di container in mare.
I risultati iniziali mostrano che il ‘rollio parametrico’ espone le navi portacontainer a situazioni pericolose e a volte disastrose. Per questo l’Istituto MARIN ha stilato una nota tecnica intermedia sul ‘rollio parametrico’, considerata da tutti i Club di importanza cruciale per gli operatori delle navi portacontainer, i comandanti e l’equipaggio.
Di recente, il Club svedese ha anche studiato le ragioni della perdita di container, affermando che il motivo principale è legato alle navi portacontainer che navigano in condizioni meteorologiche avverse combinate con l’incapacità dell’equipaggio di ridurre la velocità e/o modificare la rotta per evitare o alleviare l’effetto .
Altri fattori comuni sono: contenitori non correttamente riempiti o dichiarati pieni dallo spedizioniere; container non caricati come da piano di stivaggio; container non fissati (ancorati a bordo) in conformità con il Cargo Securing Manual (CSM); la forza di ancoraggio non valutata e verificata rispetto al modulo di ancoraggio del cargo computer system; la nave è troppo rigida con un GM eccessivo (altezza metacentrica).
Il Club svedese ha pubblicato un documento incentrato sull’importanza di fissare correttamente i container, evidenziando il corretto utilizzo di attrezzature come tenditori, barre di ancoraggio e diversi tipi di twistlock.
Evitare il maltempo e garantire che il carico sia adeguatamente fissato è fondamentale.
Esercitare una buona abilità marittima, circa le coordinate marinaresche di una nave, quando le navi navigano all’interno o in prossimità di aree di maltempo aiuterà a prevenire gli incidenti e il loro costo elevato associato.
Il carico e la messa in sicurezza dei container vengono solitamente effettuati dagli stivatori portuali.
Una preoccupazione durante il carico è che gli stivatori fissano i container con attrezzature di ancoraggio deteriorate. Quindi è importante che tutte le attrezzature di ancoraggio siano in buone condizioni e che tutti gli articoli in cattive condizioni vengano rimossi per impedirne un ulteriore utilizzo.
Sappiamo che il Comandante è responsabile della sicurezza del carico e della nave, in conformità con le normative ISM e SOLAS. Prima della partenza, l’equipaggio deve anche verificare che il carico sia stato fissato correttamente.
Navigare in condizioni meteorologiche avverse – ricorda il Club svedese – è la causa immediata più comune per la perdita di container in mare, e perciò è consigliabile di programmare itinerari sicuri dal punto di vista meteorologico; come pure ridurre la velocità e modificare la rotta aiuterà.
Rollio Parametrico: si tratta di un movimento traslatorio rotatorio della nave intorno all’asse longitudinale molto accentuato e dallo sviluppo rapido; il periodo di oscillazione è, infatti, circa la metà di quello usuale; il beccheggio, movimento rotatorio, intorno all’asse trasversale, diviene progressivamente più ampio e il rollio raggiunge il suo valore massimo proprio mentre la prua della nave s’immerge. In alcuni casi, nel corso di pochi cicli (di regola cinque), l’angolazione del rollio può arrivare anche a 30° con conseguenze facilmente immaginabili. Il rollio parametrico ha origine da una serie di fattori tra cui: la nave naviga con un angolo ridotto rispetto al moto ondoso; lunghezza delle onde proporzionale a quella della nave; onde molto alte; mancata operatività dei sistemi antirollio della nave; il periodo delle onde si combina con quella del rollio.
Il rollio parametrico è una condizione ‘limite’ che combina gli effetti di un lungo rollio all’ampiezza del beccheggio; tale situazione concentra forze estreme sui sistemi di ritenuta dei contenitori (rizze & twistlock). Per questo le portacontainer (soprattutto le post-panamax con una larghezza accentuata rispetto alla lunghezza) sono esposte ai seguenti pericoli: danneggiamento dei contenitori posti sopra coperta; perdita di contenitori in mare; non corretta funzionalità dell’apparato propulsivo o suo arresto; danni alle strutture della nave; perdita di stabilità/capovolgimento.