Commercio internazionale e sanzioni marittime, oltre 400 navi nelle blacklist USA

Aumentano i rischi anche per le aziende italiane

Uscito il nuovo numero di , rivista di geopolitica e commercio estero di , dedicato alle restrizioni e alla competitività del sistema marittimo globale

Il trasporto marittimo è l’arteria principale per il commercio globale, con il 90% delle merci trasportate via mare. In una fase di nuovi protezionismi e guerre commerciali, anche i player del sistema marittimo subiscono quindi restrizioni e sanzioni per scopi geopolitici, come accade per il settore finanziario e industriale. Le sanzioni marittime sono previste dall’ONU e dall’Unione Europea, ma il paese che negli ultimi anni ne ha ampliato la portata sono gli Stati Uniti. Possono colpire le case di spedizioni marittime, con il congelamento di beni e risorse, o le singole navi, che vengono inserite in specifiche liste e bloccate.

Nella blacklist del Dipartimento del Tesoro Usa sono inserite 419 navi, a causa di violazione dei programmi sanzionatori statunitensi verso determinati paesi, ad esempio il trasporto di petrolio o altri prodotti in un paese sotto embargo. 205 vessel sono listati per aver violato le sanzioni contro l’Iran, 106 il programma contro la Corea del Nord, 53 contro quello del Venezuela, 24 navi sono incluse nei programmi sanzionatori connessi alla Russia, 10 navi sono bloccate per la Siria, 8 per la Libia e 3 per Cuba.

La complessità dei regimi sanzionatori internazionali e l’estensione delle misure restrittive verso navi di diversi paesi aumenta il rischio anche per gli operatori italiani, a seguito del meccanismo delle sanzioni secondarie statunitensi, per cui gli Usa possono rivendicare un’efficacia sanzionatoria anche su soggetti non americani. Risulta quindi sempre più strategico per il settore marittimo dotarsi di strumenti di compliance per evitare sanzioni e danni reputazionali.

Sono alcuni dei dati e delle analisi contenute nel nuovo numero di GeoTrade, rivista di geopolitica e commercio estero del centro studi AWOS – A World of Sanctions, adita da Rubbettino, dal titolo “Compliance Necesse Est. Come navigare in un mare di restrizioni”. Il numero fa il punto sulle nuove forme di sanzioni marittime e le attività di compliance (Paolo Quercia, direttore GeoTrade, e Marta Marchiori, ZPC Srl), i confini marittimi e la zona economica esclusiva (Sandro Gallinelli, Guardia Costiera), i cavi sottomarini e le sanzioni digitali (Michele Savini Zangrandi, Banca d’Italia), i porti e il golden power (Francesco Maria di Majo, avvocato), il rischio geopolitico per il settore delle assicurazioni (Nazareno Cerni, Cattolica Assicurazioni), l’effetto della Brexit sulle spedizioni (Giorgio Poggio, Aprile UK) e una conversazione sul mondo del mare con Augusto Cosulich (Fratelli Cosulich).

Una seconda parte è dedicata alla competitività del sistema marittimo italiano, con approfondimenti sulle eccellenze e gli ostacoli della flotta mercantile italiana (Luca Sisto, Confitarma), le dinamiche dei sistemi economici marittimi (Alessandro Panaro, SRM), la logistica integrata (Alis), la competitività della cantieristica italiana (Giampiero Massolo, Fincantieri), il futuro dei porti (Zeno D’Agostino, Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale), le sfide della flotta mercantile italiana (Stefano Messina, Assarmatori).

Oltre alla storia di copertina sul mare e le restrizioni, il nuovo numero di GeoTrade presenta approfondimenti sul ruolo delle dogane nell’attività di export control (Roberto Serra, ADM), la normativa sui beni a duplice uso (Antonio Della Guardia), la conformità EAC per i prodotti nell’area euroasiatica (Antonio Muratore, IC&Partners), le nuove regole di origine per i paesi PEM (Vittoria Sarcuni, ZPC Srl), la sicurezza economica nazionale (Adolfo Urso, presidente Copasir), il rapporto Usa-Ue (Roberto Poli, Università di Trento) e due contributi di taglio storico, guerra finanziaria e la crisi di Suez del ‘57 (Virgilio Ilari) e la protezione dei traffici commerciali nella Repubblica di Venezia (Giorgio Suppiej). Chiudono il numero una serie di rubriche a firma, tra gli altri, di Piero Bellante (avvocato esperto di diritto doganale) e Carlo Pelanda (Università G. Marconi di Roma).

GeoTrade, rivista specialistica quadrimestrale cartacea, è un progetto editoriale unico sul mercato italiano, dedicato al tema sempre più attuale dell’impatto della geopolitica e delle decisioni degli Stati sul mondo economico attraverso le restrizioni e le guerre commerciali. La rivista è focalizzata sugli eventi e gli scenari geopolitici che determinano le diverse forme di misure restrittive (verso soggetti e prodotti), embarghi e rischio Pase, le sanzioni economiche e finanziarie, l’export control e la trade compliance (regole di immissione in consumo, conformità e sicurezza dei prodotti).