I ministri dei Trasporti dell’UE discuteranno la proposta FuelEU Maritime durante la riunione del Consiglio Trasporti del 9 dicembre. Le discussioni in seno al Consiglio hanno finora rispecchiato le principali preoccupazioni del settore, ovvero le scappatoie di applicazione derivanti dall’assoggettamento al nuovo regolamento delle miscele di combustibili acquistate al di fuori dell’UE. L’utilizzo di documenti cartacei forniti da fornitori di carburante non UE per calcolare il risparmio di carbonio può creare un campo minato per l’applicazione delle norme. L’8 dicembre, gli armatori europei hanno presentato una nuova proposta volta ad affrontare le questioni relative all’applicazione delle norme e a promuovere la domanda di combustibili più puliti nel trasporto marittimo.
L’ECSA ha pubblicato l’allegato tecnico al suo position paper sulla proposta FuelEU Maritime. Gli armatori europei propongono l’introduzione di una responsabilità condivisa tra i fornitori di carburante dell’UE e il settore marittimo. Sia i fornitori di carburante dell’UE che le compagnie di navigazione dovranno rispettare gli standard di carburante dell’UE e raggiungere gli obiettivi del nuovo regolamento. I fornitori di carburante dell’UE dovranno mettere a disposizione sul mercato carburanti più puliti e le navi dovranno acquistare questi carburanti messi a disposizione nei porti dell’UE. I fornitori di carburante saranno responsabili della disponibilità e del rispetto dei requisiti di qualità e sicurezza per i carburanti.
“ Accogliamo con favore la maggiore ambizione climatica e la flessibilità fornita nell’ambito di FuelEU Maritime per raggiungere gli obiettivi. Supportiamo anche un’analisi del ciclo di vita dei combustibili come prerequisito per ottenere risparmi di carbonio e per consentire un approccio olistico. Tuttavia, tutti questi elementi positivi verranno compromessi e FuelEU potrebbe diventare un’opportunità mancata se non si affrontano i problemi di applicazione. Pertanto, siamo lieti di vedere che l’applicazione è uno dei punti principali che i ministri dei Trasporti dell’UE discuteranno in Consiglio ” ha affermato Claes Berglund, presidente dell’ECSA.
Promuovere la domanda è fondamentale e una responsabilità condivisa tra i fornitori di carburante dell’UE e le compagnie di navigazione garantirà l’adozione di combustibili più puliti nel trasporto marittimo e la realizzazione di reali risparmi di carbonio. Inoltre, qualsiasi reddito generato nell’ambito dell’EU ETS dovrebbe contribuire a ridurre il differenziale di prezzo tra combustibili più puliti e combustibili convenzionali. Gli armatori europei hanno costantemente chiesto l’istituzione di un fondo nell’ambito dell’EU ETS per sfruttare le entrate in modo che i combustibili più puliti diventino disponibili sul mercato. L’ECSA accoglie con favore la proposta di Carbon Contracts for Difference nell’ambito del nuovo Fondo per l’innovazione ETS dell’UE.
“ Gli armatori europei hanno proposto soluzioni praticabili che riducono le emissioni e salvaguardano la competitività dell’industria. Una responsabilità condivisa tra i fornitori di carburante dell’UE e le compagnie di navigazione affronterà le notevoli lacune nell’applicazione e stimolerà la domanda di carburanti più puliti nell’UE. L’utilizzo dei proventi dell’ETS nell’ambito di un fondo dedicato al settore ridurrà il differenziale di prezzo e contribuirà a rendere commercialmente disponibili sul mercato combustibili più puliti ” ha affermato Sotiris Raptis, segretario generale ad interim dell’ECSA.
ECSA sostiene l’introduzione di un moltiplicatore di 4 per migliorare la competitività dei combustibili più puliti nel mercato. L’uso di combustibili più puliti sarà incoraggiato e incentivato moltiplicando il loro contributo agli obiettivi di FuelEU Maritime. Gli armatori europei sostengono inoltre un pieno allineamento del regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) con la proposta FuelEU introducendo requisiti aggiuntivi per le infrastrutture portuali per altri tipi di combustibili più puliti come l’idrogeno e l’ammoniaca.
L’allegato tecnico dell’ECSA qui e l’Ecsa position paper disponibile qui
La sintesi dell’allegato tecnico e del position paper disponibile qui
EN
European shipowners call on Transport ministers to fix enforcement loopholes in FuelEU Maritime
EU Transport ministers will discuss the FuelEU Maritime proposal during the meeting of the Transport Council on 9 December. The discussions in the Council have reflected so far the main concerns of the industry, i.e. the enforcement loopholes arising from making fuel blends purchased outside the EU subject to the new Regulation. Using paper documents provided by non-EU fuel suppliers to calculate carbon savings may create an enforcement minefield. European shipowners put forward today a new proposal aiming to address enforcement issues and to foster demand for cleaner fuels in shipping.
ECSA published today the technical annex to its position paper on the FuelEU Maritime proposal. European shipowners propose the introduction of a shared responsibility between the EU fuel suppliers and the shipping sector. Both EU fuel suppliers and shipping companies will have to comply with the EU fuel standards and meet the targets of the new Regulation. EU fuel suppliers will have to make cleaner fuels available in the market and ships will have to purchase these fuels made available at EU ports. Fuel suppliers will be responsible for the availability and for the compliance with quality and safety requirements for fuels.
“We welcome the increased climate ambition and the flexibility provided under the FuelEU Maritime for meeting the targets. We also support a life cycle analysis of the fuels as a prerequisite for delivering carbon savings and for enabling a holistic approach. However, all these positive elements will be undermined and FuelEU may become a missed opportunity if the enforcement concerns are not addressed. Thus, we are pleased to see that enforcement is one of the major points that the EU Transport ministers will discuss tomorrow in the Council” said Claes Berglund, ECSA’s President.
Fostering demand is key and a shared responsibility between the EU fuel suppliers and shipping companies will ensure the uptake of cleaner fuels in shipping and the delivery of real carbon savings. In addition, any revenues generated under the EU ETS should contribute to lowering the price differential between cleaner and conventional fuels. European shipowners have consistently called for the establishment of a fund under the EU ETS to leverage the revenues so that cleaner fuels become commercially available. ECSA welcomes the proposal for Carbon Contracts for Difference under the new EU ETS Innovation Fund.
“European shipowners have put forward workable solutions that deliver emissions reductions and safeguard industry’s competitiveness. A shared responsibility between the EU fuel suppliers and shipping companies will address substantial enforcement loopholes and will foster demand for cleaner fuels in the EU. The use of the ETS revenues under a sector-dedicated fund will lower the price differential and will contribute to making cleaner fuels commercially available in the market” said Sotiris Raptis, ECSA’s acting Secretary General.
ECSA supports the introduction of a multiplier of 4 to improve the competitiveness of cleaner fuels in the market. The use of cleaner fuels will be encouraged and incentivised by multiplying their contribution towards the targets of the FuelEU Maritime. European shipowners also support a full alignment of the Alternative Fuels Infrastructure Regulation (AFIR) with the FuelEU proposal by introducing additional port infrastructure requirements for other types of cleaner fuels such as hydrogen and ammonia.