Attualmente, l’ammoniaca è utilizzata principalmente come materia prima per fertilizzanti, mentre il suo impiego nel trasporto marittimo rimane ancora limitato.
Le dimensioni dei contenitori sono mostrate in figura in rapporto al volume relativo per unità di energia.
Le previsioni per il futuro fanno stimare un aumento delle richieste soprattutto come fonte di energia pulita di nuova generazione che non emette anidride carbonica (CO2) durante la combustione, principalmente per l’uso nella combustione mista nelle centrali termiche a carbone e per l’uso come ‘vettore’ di idrogeno.
Nelle sessioni tecniche della COP 26 di Glasgow si è discusso molto di ammoniaca posizionando l’uso come opzione importante per raggiungere gli obiettivi di ‘zero carbon’ entro il 2050. Il numero di operatori del settore marittimo che investono nella propulsione ad ammoniaca continua a crescere e solo di questi giorni due notizie.
Mitsui O.S.K. Lines (MOL) ha annunciato un accordo con i cantieri Namura Shipbuilding Co. e Mitsubishi Shipbuilding Co. per la costruzione di una nave, la più grande al mondo, per il trasporto dell’ammoniaca ed alimentata con ammoniaca.
MOL, con questa nave, contribuirà a una società decarbonizzata offrendo un trasporto sicuro, di alta qualità e affidabile come l’ammoniaca, quale risorsa di energia pulita. Inoltre, l’ammoniaca ha grandi promesse come carburante per navi.
MOL porterà avanti gli sforzi per passare all’ammoniaca come carburante per le navi, con l’obiettivo di dispiegare navi oceaniche a emissioni zero già per la fine del 2020 e raggiungere obiettivi IMO entro il 2050.
L’altra notizia, più impegnativa, è l’annuncio di due nuovi progetti di ricerca e sviluppo sostenuti da armatori.
I norvegesi Eidesvik Offshore e Aker BP hanno annunciato una partnership per esplorare le opportunità di installazione di celle a combustibile ad ammoniaca su due OSV (Offshore Support Vessels), navi impegnate a rendere il settore marittimo e offshore più pulito e rispettoso dell’ambiente.
Lavorando con la startup di celle a combustibile Alma, Aker BP ed Eidesvik, sostenuta da Aker, prenderanno in considerazione le opzioni per il retrofit delle celle a combustibile di Alma sulla Viking Lady di proprietà di Eidesvik e sulla NS Frayja di proprietà di Aker BP.
La scelta di queste due navi è stata misurata, poiché Viking Lady è già la prima nave offshore al mondo alimentata a celle a combustibile. Ha ricevuto un piccolo pacchetto di celle a combustibile da 330 kW (400 cavalli) nel 2009, rendendola la prima del tipo a trasportare una centrale elettrica a celle a combustibile. Il progetto prevede di espandersi per coprire ulteriori navi e si sta pensando ad una flotta autonoma alimentata ad ammoniaca.
Infatti, la Ocean Infinity è impegnata in un progetto di un impianto/prova per la propulsione a celle a combustibile alimentata ad ammoniaca. La struttura servirà a dimostrare la tecnologia pulita costruita per alimentare la flotta di ricognizione ‘autonoma’ e senza equipaggio dell’Ocean Infinity, Armada. La Ocean Infinity collaborerà con Oxford Green Innotech -Università di Oxford – e il Marine and Maritime Institute dell’Università di Southampton.