Glasgow. Trasporti marittimi a zero emissioni e riduzione della produzione del metano.
I leader mondiali hanno firmato la dichiarazione ‘Zero Emission Shipping by 250′ su sollecitazione del Primo Ministro danese.
Il ruolo dell’industria marittima e dello shipping, come previsto, è diventato uno degli argomenti di discussione di primo piano, durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26 tra i leader di tutto il mondo riuniti in Scozia.
I primi giorni della conferenza, sono stati segnati da interventi che hanno focalizzato nuovamente il ruolo dell’intera filiera marittima nel raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, volti a limitare l’aumento della temperatura globale e a limitare le emissioni di carbonio.
Guidati dalla Danimarca, quattordici nazioni del mondo hanno intrapreso la prima azione, emettendo la “Dichiarazione sui trasporti marittimi a emissioni zero entro il 2050”.
Con le firme delle principali nazioni marittime, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia e Norvegia, nonché dei principali attori del settore tra cui Panama, la dichiarazione si concentra su riduzioni immediate per il trasporto marittimo per raggiungere le emissioni zero entro il 2050.
“L’industria mondiale dello shipping deve essere climaticamente neutra entro il 2050 e contribuire alla soluzione della crisi climatica globale”, ha affermato il primo ministro danese Mette Frederiksen.
“Con questa iniziativa, la Danimarca e i paesi firmatari stanno inviando un chiaro segnale ai nostri partner nei settori pubblico e privato di tutto il mondo che un futuro più verde per la navigazione è necessario ma anche possibile”, ha continuato il premier danese.
La decarbonizzazione delle spedizioni marittime internazionali è un elemento chiave per mantenere vivo l’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5° C.