Londra. Varie proposte di misure a medio termine per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, tra cui una serie di richieste concernenti potenziali misure basate sul mercato, sono state presentate e prese in considerazione da un gruppo di lavoro dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO).
Alla sessione di lavoro, tenutasi on-line, hanno partecipato più di 350 addetti provenienti da circa 70 Stati membri, nonché alcune ONG come consulenti invitati dall’IMO.
L’Intersessional Working Group on Reduction of GHG Emissions from Ships (ISWG-GHG 10, GreenHouse Gas), che si è riunito dal 18 al 22 ottobre, ha anche espresso come proseguire i lavori per ritenere le valutazioni d’impatto e lo sviluppo di un codice obbligatorio dell’intensità di carbonio come misure da applicare a breve termine.
Il rapporto del gruppo di lavoro sarà presentato al Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (MEPC 77, Marine Environment Protection Committee), che si riunirà dal 22 al 26 novembre prossimo.
L’esame delle misure a medio termine è proseguito in continuità con il Piano di lavoro approvato dal MEPC 76 (giugno 2021). Le proposte presentate allora riguardavano: il quadro giuridico delle misure a medio termine; principi di possibili misure di mercato, una tassa GHG, uno standard di carburante GHG, un sistema cap-and-trade GHG (cap-and-trade è l’approccio più sensato dal punto di vista ambientale ed economico per il controllo dei gas serra) e possibili combinazioni di questi principi di carbon pricing, gestione ed esborso dei ricavi da carbonio.
Un sistema di scambio di quote e autorizzazioni è uno strumento di commercio (trade) quantitativo perché fissa il livello complessivo (cap) di emissione (quantità) e consente la variazione del prezzo.
Il Piano di lavoro prevede la valutazione iniziale (Fase I) 2021-2022 e la valutazione e selezione della (Fase II) dalla primavera 2022 alla primavera 2023, al fine di raggiungere gli obiettivi descritti nella Strategia GHG iniziale.
La strategia iniziale IMO GHG riconosce che gli impatti sugli Stati di una misura proposta dovrebbero essere valutati e considerati con particolare attenzione alle esigenze dei paesi in via di sviluppo, dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e dei paesi meno sviluppati (LDC).
Il gruppo ha preso in considerazione proposte concrete su come tenere sotto controllo gli impatti della misura a breve termine per ridurre l’intensità di carbonio, adottata come emendamento alla MARPOL Annex V I nel giugno 2021 (Energy Efficiency Existing Ship Index (EEXI)); indicatore dell’intensità operativa annuale di carbonio (CII Carbon Intensity Index e rating CII).
Le navi riceveranno una valutazione della loro efficienza energetica (A, B, C, D, E – dove A è la migliore). Le Amministrazioni, le Autorità portuali e le altre parti interessate secondo i casi, sono incoraggiate a fornire incentivi alle navi classificate come A o B inviando anche un segnale forte al mercato e al settore finanziario. Una nave classificata D per tre anni consecutivi, o E, è tenuta a presentare un piano di azioni correttive, per mostrare come raggiungere l’indice richiesto (C o superiore). Il segretario generale dell’IMO, Kitack Lim, ha affermato che l’adozione delle nuove misure si baserà sulle misure obbligatorie di efficienza energetica precedentemente adottate dall’IMO, per guidare il settore del trasporto marittimo sulla giusta strada verso la decarbonizzazione.
Il Gruppo ha esaminato anche la relazione intermedia sull’intensità del carbonio e ha considerato l’ambito e la tempistica per implementare un codice obbligatorio dell’intensità del carbonio (Carbon Intensity Code), per garantire un’attuazione uniforme e coerente dei regolamenti dell’IMO su tale argomento.
Infine, il gruppo di lavoro ha approvato una bozza di mandato per ISWG-GHG 11, da proporre all’esame del MEPC (previsto per marzo 2022); ISWG-GHG 12 (maggio 2022); e per un seminario ad hoc di esperti sulle valutazioni d’impatto (febbraio 2022).