Sicurezza ed efficienza del trasporto protagoniste del convegno La prima guida in italiano sulla sicurezza della merce nell’unità di trasporto intermodale (UTI): il CTU Code organizzato da C.I.S.Co in collaborazione con il B.I.C. Grazie a questo lavoro di traduzione, l’Italia entra nel novero delle poche nazioni meritevoli di avere una guida tecnica in lingua originale sulla sicurezza della caricazione. Evento inaugurale della Genoa Shipping Week (4-10 ottobre 2021), ha visto alternarsi interventi istituzionali e tecnici per parlare di sicurezza della caricazione e per promuovere un modello unico di riferimento tra tutti i soggetti coinvolti nel commercio e nel trasporto internazionale.
In apertura Filippo Gallo, presidente di C.I.S.Co, oltre a sottolineare il ruolo dell’associazione nel tradurre in italiano questo importante strumento, ha ribadito l’impegno futuro nella sua promozione verso la filiera del trasporto, attraverso momenti formativi e divulgativi. Anche per Francesco Dionori, capo della sezione reti di trasporto e logistica di UNECE, la diffusione a larga scala di questa guida, semplice ed essenziale, avrà un impatto notevole sia per la riduzione dei danni che per la prevenzione degli incidenti. Concorde anche Massimo Giacchetta, consigliere Promos Italia, sulla necessità di formare le aziende esportatrici italiane su tutti gli aspetti logistici e sull’esistenza della guida rapida.
Dello stesso avviso Stefano Messina, in rappresentanza della Camera di Commercio di Genova, che ha sottolineato la necessità per caricatori, ricevitori e trasportatori di avere regole certe e diffuse per un efficace utilizzo dei container e delle altre unità di trasporto. Convinto anche Silvio Ferrando, Marketing and International Business Manager AsdP del Mar Ligure Occidentale, che, grazie alla traduzione della guida breve, il CTU Code potrà avere una maggiore diffusione, condizione imprescindibile, vista l’importanza del traffico containerizzato per l’economia locale e nazionale.
Questa è un guida alle ‘buone pratiche’ del trasporto, che raccoglie le conoscenze di base per preservare ambiente, persone e merci – ha sottolineato Giordano Bruno Guerrini, Presidente B.I.C. Bureau International des Containers. Il ruolo storico di B.I.C. nella facilitazione del trasporto non si limita agli aspetti tecnici ma anche ai processi fondamentali per garantire sicurezza ed efficienza. I container sono il cuore del trasporto marittimo e il motivo della loro straordinaria crescita è proprio la standardizzazione. Per questo la Guida rapida al CTU Code deve essere pervasiva e deve arrivare a tutti i soggetti della filiera: da chi sceglie l’unità di trasporto intermodale vuota fino ai planner delle navi.
Il CTU Code insegna a fare le cose al meglio per evitare incidenti e danni economici. E’ importante che la guida rapida sia stata tradotta e ci congratuliamo con l’Italia per essere uno dei primi paesi ad averlo fatto – hanno aggiunto Lars Kjaer, vice presidente W.S.C. – World Shipping Council e Peregrine Storrs-Fox, direttore della Gestione Rischi TT Club. Entrambi concordi che una sua diffusione aiuti a prevenire gli incidenti causati da una errata distribuzione del carico all’interno del container a favore di una maggiore operatività. Ma la guida non si occupa solo della sicurezza. La contaminazione dei container da parte dei parassiti è preoccupante e pochi giorni fa, all’IMO, è stato stimato l’impatto economico: 1.300 miliardi di dollari in 50 anni è il danno subito dai raccolti andati persi per i parassiti trasportati via container.
Anche per Ivano Russo, direttore di Confetra, il CTU Code è uno strumento essenziale soprattutto in previsione dei futuri investimenti governativi previsti dal PNRR in ambito trasporti sostenibili mentre Mauro Pacella, segretario generale di Assofer ne ha sottolineato la trasversalità e la capacità di integrarsi con le procedure di altri settori, diventando quindi uno strumento comune. Giampaolo Botta, direttore di Spediporto, nel riportare il punto di vista degli spedizionieri, ha sottolineato alcuni esempi di criticità lungo la filiera migliorabili grazie all’utilizzo della guida rapida, tra cui la prevenzione della peste e di altre forme di contaminazione.
Nella sessione tecnica, Francesco Apeddu, sales manager di CORDSTRAP, azienda leader nella messa sicurezza dei carichi, ha condiviso alcuni passaggi dell’iter di scrittura del codice e della guida rapida, evidenziandone i benefici dell’utilizzo nella normativa nazionale mentre Luca Florenzano, responsabile area tecnica SIAT, prima compagnia assicurativa specializzata in marine e aviation, ha ribadito l’importanza per le assicurazioni dell’utilizzo del codice nella prevenzione, e nella gestione sia del rischio che dei sinistri. Vittorio Pedone e Stefano Rossi, rispettivamente vice questore aggiunto e sostituto commissario coordinatore della Polizia di Stato sono quindi entrati nel dettaglio delle casistiche degli incidenti degli ultimi anni.
In chiusura, l’intervento dell’ammiraglio Luigi Giardino del Comando Generale Capitanerie di Porto ha affrontato il tema soffermandosi sull’incidenza della pesatura dei contenitori sulla sicurezza della navigazione. La dichiarazione della “massa lorda verificata” di un container è infatti fondamentale, oltre che o obbligatoria, per la sicurezza marittima perché garantisce il corretto stivaggio e accatastamento ed evita il collasso di pile di container o la caduta in mare.
La pubblicazione in italiano, sia della guida, sia della relativa lista di controllo per l’imballaggio dei container, è stata resa possibile grazie al sostegno del Bureau International Containers (BIC) e del Centro Internazionale Studi Containers (C.I.S.Co) ed è visionabile QUI .
https://ciscoconsultant.it/wp-content/uploads/2021/09/Anteprima-C.I.S.Co_.-Codice-CTU-quick-guide-in-italiano.pdf
Il convegno, sponsorizzato da Siat S.p.A. e Cordstrap Italia S.r.l. oltre a inaugurare la GSWeek, è special event del programma “Il miglio mancante” a cura di Promos Italia e Autorità di sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.