Il futuro del settore marittimo è green

Green Ports&Shipping Summit apre l’ultimo giorno della XIII edizione di .

Genova-La riduzione dell’impronta ambientale della navigazione commerciale è da tempo in cima alla lista di priorità sia dell’ONU, attraverso la IMO, che dell’Unione Europea. Sino a qualche anno fa l’attenzione era concentrata sull’abbattimento delle riduzioni inquinanti (zolfo, ma anche ossidi d’azoto). Oggi si è aggiunto l’obiettivo, ben più impegnativo, della riduzione delle e l’attenzione si è spostata anche su altre fonti di inquinamento: quello da micro e nanoplastiche e quello acustico.

Dalla sessione Green Ports&Shipping Summit e da quella successiva dedicata al GNL, entrambe in programma venerdì 8 ottobre, emerge chiaramente come l’obiettivo della decarbonizzazione, o della più realistica carbon neutrality sarà raggiunto attraverso percorsi ancora non stabiliti che passeranno quasi certamente da una gestione totale del ciclo energetico. I grandi fornitori di propulsione marina e tutta la supply chain che gravita intorno ad essi si stanno tenendo aperte tutte le opzioni, come spiegherà per esempio Diego Pauluzzi, General Manager Strategic Account Management di Wärtsilä. Lo sbocco più probabile sarà un futuro multi-propulsione, in parte ancora LNG, poi vettori basati sull’idrogeno, in primis l’ammoniaca, gli e-fuels, carburanti carbon-based di sintesi ricavati da idrogeno e CO2. Oggi tra questi sembra favorito il metanolo, sia per applicazioni costiere che sui grandi tonnelaggi, testimone è l’ordine di Maersk per tre portacontainer a metanolo.

Altrettanto incerto è il modo con cui le tecnologie saranno combinate. Anche qui ci sarà una pluralità di “stili” e gli ibridi saranno vedranno un’ampia diffusione seguendo quello che da un decennio sta avvenendo nelle navi militari. Sicuramente il vento è entrato stabilmente nell’equazione, sia come ausiliario che come propulsione alternativa principale su quelle rotte e per quelle applicazioni dove la velocità non è necessaria. Ne parlano due della più grandi società di consulenza e certificazione navale, DNV-GL e Bureau Veritas, ma il tema è ripreso da diversi punti di vista da aziende come PwC, RINA, ABB, Damen Shipyards.

Gli investimenti che gli armatori dovranno sostenere nei prossimi decenni sono sicuramente importanti. Per questo il capitolo delle fonti di finanziamento per la transizione energetica in ambito marittimo è tanto centrale ma anche complesso e articolato. Si parte dalle tassonomie europee con l’intervento di Filippo Pellerano, dello Studio Legale Mordiglia e si passa agli impatti sul mondo assicurativo, con Pierluigi Portalupi di Generali Global Corporate & Commercial Italy, e legale con il Professor Andrea La Mattina di BonelliErede. Si passa poi a parlare di ESG, il principale strumento di certificazione per il green financing, e di strumenti finanziari collegati con l’intervento di Furio Samela, Watson Farley & Williams. L’importanza di questo filone è dimostrato anche dal titolo delle conclusioni della mattinata: Transizione energetica in ambito marittimo: finanziamenti prima che tecnologie, di Fabrizio Vettosi, Consigliere di Confitarma.

La seconda parte della mattinata sarà dedicata all’abbattimento dell’inquinamento originato dalle navi, dai porti e nei porti. I primi interventi saranno dedicati alla nuova area ECO in arrivo nel Mediterraneo con l’intervento di Rosa Antidormi della Commissione Europea e alle nuove regole EEXI dell’IMO con Giancarlo Coletta di Naval EGT. A seguire le tecnologie necessarie per l’efficienza energetica delle propulsioni e degli scafi attuali con Karberg & Hennemann, AKZO Nobel e Pantecnica. Quindi l’elettrificazione delle navi e dei porti, cold ironing ma non solo con gli interventi di Ecospray, Università degli Studi di Genova, Wärtsilä Italia, Marina Militare e Confitarma. Chiudono Corrado Schenone, dell’Università degli Studi di Genova – Dip. DIME parlando di inquinamento acustico e Roberto Sposini, Chief mobility editor di Lifegate che illustrerà il progetto LifeGate PlasticLess®.

La moderazione dell’intera sessione sarà affidata a Mario Dogliani, Presidente di SDG4MED.

Port&ShippingTech è giunto alla tredicesima edizione con il sostegno del cluster marittimo nazionale. L’evento si svolge negli anni pari a Napoli e in quelli dispari a Genova e costituisce in entrambi casi la conferenza principale delle rispettive Shipping Week. Dopo il successo dell’edizione 2020 anche quest’anno si svolgerà in forma ibrida, in presenza e in live streaming.

La in agenda dal 4 all’8 ottobre, è un evento biennale che riunisce operatori portuali, marittimi e logistici provenienti da tutto il mondo. Quest’anno ospiterà la Rolli Shipping Week: una settimana di appuntamenti in cui la comunità dello shipping genovese accoglierà i suoi ospiti all’interno dei prestigiosi uffici e negli storici Palazzi della città.