Fra cui Procter & Gamble, HP e Salesforce,
un segnale del loro impegno a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040 o prima
Oltre 200 organizzazioni di tutto il mondo hanno aderito finora al Climate Pledge e stanno svolgendo attività ambiziose per ridurre le proprie emissioni di CO2, comprese modifiche a livello operativo, nella corsa a tempo contro il cambiamento climatico
I firmatari del Pledge generano complessivamente un fatturato annuo di oltre 1,8 trilioni di dollari a livello mondiale, e si prevede che riducano collettivamente le proprie emissioni annuali di CO2 di 1,98 miliardi di tonnellate entro il 2040 rispetto ai livelli base del 2020
SEATTLE– Amazon e Global Optimism hanno annunciato oggi che sono ormai più di 200 le aziende che hanno firmato il Climate Pledge. Gli 86 nuovi firmatari che aderiscono al Climate Pledge comprendono Procter & Gamble, HP, Salesforce, ASOS, Nespresso e le italiane Treedom, Logicompany3 (LC3) e Fileni. I firmatari del Pledge generano in totale un fatturato annuo di oltre 1,8 trilioni di dollari a livello mondiale, hanno più di 7 milioni di dipendenti e operano in 26 settori diversi in 21 Paesi. Si prevede che i firmatari attuali del Climate Pledge, raggiungendo zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, ovvero dieci anni prima di quanto previsto dall’accordo di Parigi, riducano collettivamente di 1,98 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2040 rispetto ai livelli base del 2020. Ciò equivale al 5,4% delle emissioni annuali totali nel mondo, il che dimostra l’impatto collettivo che il Climate Pledge sta avendo nell’affrontare il cambiamento climatico e nello stimolare ulteriori iniziative di contrasto alla crisi climatica.
I firmatari del Climate Pledge accettano di:
-misurare e rendicontare periodicamente le proprie emissioni di gas serra;
-attuare strategie di decarbonizzazione in linea con l’Accordo di Parigi attraverso concreti cambiamenti aziendali e innovazioni, tra cui il miglioramento dell’efficienza, l’impiego di energie rinnovabili, la riduzione dei materiali e altre strategie di eliminazione delle emissioni di CO2;
-neutralizzare qualsiasi emissione residua adottando misure compensative aggiuntive, quantificabili, concrete, permanenti e con impatto sociale positivo, al fine di raggiungere zero emissioni nette annue di CO2 entro il 2040.
“Sono convinto, oggi più che mai, che aziende come Amazon abbiano l’obbligo di svolgere un ruolo di leadership nella lotta per il nostro pianeta” ha detto Andy Jassy, CEO di Amazon. “Ma per vincere questa sfida non basta il contributo di una sola azienda; è necessaria un’azione comune ed è anche per questo che siamo così entusiasti di annunciare che più di 200 aziende si sono unite a noi nel firmare il Climate Pledge, un impegno a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi con 10 anni di anticipo”.
Molti dei nuovi firmatari del Pledge stanno già facendo progressi significativi verso la riduzione delle proprie emissioni di CO2. Dal 2010 Procter & Gamble ha ridotto del 52% le emissioni totali generate dalle sue attività in tutto il mondo. L’azienda ha inoltre incrementato del 97% l’acquisto di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, e ha lavorato in partnership con i consumatori per fare in modo che possano condurre una vita sostenibile senza sforzi nelle loro case, mediante prodotti come Tide e Ariel, che hanno contribuito a ridurre le emissioni di CO2 di 15 milioni di tonnellate grazie al lavaggio dei capi con acqua fredda. Procter & Gamble ha annunciato di recente la propria ambizione di raggiungere zero emissioni nette nelle sue attività, nei trasporti e nella sua filiera, dalle materie prime al rivenditore, entro il 2040. Nespresso, nota per il suo know-how legato al caffè, dai chicchi alla capsula e infine alla tazza, sta annunciando una milestone importante nel suo percorso di iniziative legate al clima: ogni tazza di caffè Nespresso, includendo sia le macchine domestiche sia quelle professionali, raggiungerà la carbon neutrality entro il 2022. ASOS ha annunciato, nell’ambito della sua strategia Carbon 2020, di aver ridotto le proprie emissioni ogni anno dal 2015, conseguendo una riduzione complessiva del 30% nell’intero periodo, equivalente all’eliminazione di 110.000 tonnellate di emissioni di CO2. Nella prima parte di quest’anno, HP ha annunciato una serie di impegni audaci in relazione al clima, compreso l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di CO2 e altri gas serra trasversalmente alla sua intera catena del valore entro il 2040, oltre a quello di dimezzarne la quantità totale entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019. Inoltre, Salesforce si è presa recentemente nuovi impegni legati al clima che verranno integrati nei suoi contratti con gli attori della filiera per aiutare i suoi fornitori a ridurre le proprie emissioni di CO2.
“Per affrontare efficacemente il cambiamento climatico ci vogliono collaborazione fra più settori e iniziative concrete e credibili su base scientifica” ha dichiarato David S. Taylor, presidente, CEO e chairman del consiglio di amministrazione di Procter & Gamble. “P&G ha fatto progressi significativi negli ultimi dieci anni ed è consapevole di dover fare di più. Il compito che dobbiamo svolgere è urgente, difficile e molto più vasto di quanto una singola azienda possa ottenere da sola. P&G è orgogliosa di aderire al Climate Pledge mentre lavoriamo insieme per preservare la casa che condividiamo per le generazioni future.”
“L’urgenza della crisi climatica ci richiede di prendere iniziative coraggiose per proteggere il nostro pianeta, e il Climate Pledge rappresenta un passo ulteriore nella direzione giusta” ha dichiarato Enrique Lores, presidente e CEO di HP Inc. “HP si è impegnata a prendere alcune delle iniziative legate al clima più decise e onnicomprensive nel settore tech, e sta portando avanti questa agenda trasversalmente al suo portafoglio di prodotti e servizi, alla sua impronta e alla sua catena del valore più ampia per massimizzare il proprio impatto. Abbiamo a disposizione un’opportunità enorme di alimentare la crescita futura del nostro business creando al tempo stesso un futuro più sostenibile.”
Le aziende contribuiscono da tempo agli effetti del cambiamento climatico ma una profonda riduzione delle emissioni di gas serra potrebbe stabilizzare le temperature in aumento. È per questo che occorrono iniziative urgenti e ambiziose da parte delle aziende di tutto il mondo. I firmatari del Climate Pledge si trovano in una posizione senza eguali per poter essere all’altezza della sfida rappresentata dalla lotta al cambiamento climatico e per contribuire alla creazione dell’economia a basse emissioni di CO2 del futuro.
“ll cambiamento climatico è la sfida distintiva della nostra epoca” ha dichiarato Nick Beighton, CEO di ASOS. “Le aziende devono prendere iniziative decise e coraggiose per trovare una soluzione alla crisi in corso, sia dal punto di vista individuale che collettivo; è per questo che ASOS è orgogliosa di schierarsi insieme ad Amazon, Global Optimism e agli altri firmatari del Climate Pledge, aderendo di conseguenza anche alla campagna Race to Zero della UNFCCC. Queste iniziative rafforzano il nostro impegno per la sostenibilità e significano che stiamo entrando a far parte di una community che condividerà conoscenze, idee e best practice per portare a termine questa importante missione.”
“È il momento di agire con urgenza. Stiamo entrando nel decennio decisivo; occorre prendere iniziative per proteggere la Terra non solo per le generazioni future, ma per il futuro dell’umanità” ha dichiarato Guillaume Le Cunff, CEO di Nestlé Nespresso. “Io sono convinto che il settore privato possa avere un forte impatto nel promuovere il cambiamento se tutti i player agiranno insieme. È per questo che siamo orgogliosi di firmare il Climate Pledge, un impegno a raggiungere zero emissioni nette di CO2, in linea con l’impegno che ci siamo presi verso la neutralità carbonica che verrà raggiunta mediante una decarbonizzazione significativa delle nostre emissioni dirette e di quelle della nostra filiera globale, unitamente al ricorso a iniziative di carbon insetting e offsetting per neutralizzare le eventuali emissioni residue.”
“Stiamo vivendo una crisi climatica. Salesforce è convinta che il business sia la piattaforma più grande per promuovere il cambiamento e considera l’ambiente uno stakeholder fondamentale. È per questo che è orgogliosa di aderire al Climate Pledge per incrementare la scala e la velocità delle iniziative climatiche prese dalle aziende per promuovere un cambiamento significativo. Ogni impresa ha un ruolo importante da svolgere nella lotta per salvare il nostro pianeta” ha dichiarato Suzanne DiBianca, Chief impact officer di Salesforce. “Noi ci siamo impegnati a mettere in campo l’intera potenza di Salesforce per creare un futuro sostenibile, accelerando il percorso delle più grandi aziende del mondo verso le zero emissioni nette di CO2; sequestrando fino a 100 gigatonnellate di CO2 attraverso la conservazione, il ripristino e la coltivazione di 1 trilione di alberi; e infondendo energia nella rivoluzione degli ecopreneur, gli imprenditori che si occupano di ambiente.”
L’annuncio di oggi viene effettuato in risposta all’ultimo rapporto dell’United Nations‘ Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che sottolinea la necessità di muoversi con più urgenza nell’affrontare la crisi climatica. A meno che non avvenga una riduzione immediata, rapida e di larga scala delle emissioni di gas serra, l’obiettivo di limitare il riscaldamento a una temperatura vicina a 1,5 o persino 2 gradi centigradi sarà fuori dalla nostra portata.
“Il recente rapporto rilasciato dall’IPCC è l’avvertimento più chiaro che i sistemi che sostengono la vita umana stanno raggiungendo punti critici e che la finestra di tempo per agire con decisione si sta restringendo”, ha detto Christiana Figueres, l’ex capo delle Nazioni Unite per il clima, e ora socio fondatore di Global Optimism. “Questo campanello d’allarme da parte della scienza deve essere affrontato con coraggio e convinzione. Da questo punto di vista, è incoraggiante che altre 86 aziende – alcune dei più noti nomi al mondo – stiano ora aderendo al Climate Pledge, impegnandosi ad accelerare le loro azioni per affrontare il cambiamento climatico in modo tempestivo, e facendo la loro parte nella costruzione di un’economia a basse emissioni di carbonio. Attendo con ansia i frutti della leadership che vedremo da questo collettivo di oltre 200 firmatari che ora fanno parte del Climate Pledge”.
Amazon e Global Optimism danno il benvenuto ai nuovi firmatari che si sono impegnati a tener fede al Climate Pledge:
1. Accenture
2. Advansor A/S
3. AGRONOMICS
4. Aico
5. AmpUp
6. Arrow Sky Media
7. ASOS
8. AutoBrush
9. Aviva
10. Balloon One
11. Boma Jewelry
12. Brown Thomas Arnotts
13. BT Group PLC
14. Canva
15. CarbonCure
16. CBRE
17. Clean Energy Feuls
18. Concentric Advisors
19. Costain
20. Crown Holdings Inc.
21. Cundall
22. De Bijenkorf
23. Deloitte
24. Diligent
25. Dimagi
26. Edmund Bell
27. Enfuce Financial Services
28. ECONYQ Technologies Ltd.
29. FAN Courier
30. Fileni
31. Flooglebinder
32. Geotab Inc.
33. GSK
34. Glovo
35. GoCodeGreen
36. GODI
37. Greenko Energy Holdings
38. GRM Consulting Ltd
39. HP
40. Holt Renefrew
41. Intertape Polymer Group
42. Keltbray
43. KnowBe4
44. Landsec
45. Lighthouse
46. Linney
47. Logicompany3 (LC3)
48. Logitech
49. Mahou San Miguel
50. Medoola
51. Midstream Lighting
52. Mighty Buildings
53. Mohawk Group
54. mydollarbills
55. NDB Inc.
56. Nespresso
57. Neuron Mobility
58. Ogury
59. Omni Logistics
60. Palo Alto Networks
61. pema elektrotechnik gmbh
62. PortXchange
63. Primafrio
64. Procter & Gamble
65. Relais Colis
66. Rider Levett Bucknall UK Ltd
67. Sabey Data Centers
68. SAITECH Limited
69. Salesforce
70. Scania
71. Selfridges
72. Sulmara
73. The Dragon Group
74. The Lamington Group
75. Treedom
76. trilefa
77. Tunley Engineering
78. Turntide Technologies
79. UPL
80. UrbanX Renewables Group
81. Vanquish Carbon Advisors
82. VMware
83. WIMB Lifestyle
84. WPP
85. Xero
86. Zenergi