Brest. La scorsa settimana, dopo una campagna coordinata sui social media per raccogliere sostegno a un movimento contro i parchi eolici, una flottiglia di pescherecci francesi ha circondato la nave di supporto offshore Aethra , vicino alla futura installazione eolica di Saint-Brieuc. Tal episodio è l’ultimo di una serie di scontri tra i pescatori bretoni e la ditta Iberdrola, incaricata dell’installazione delle torri eoliche.
I pescatori locali ritengono che il progetto delle sessantadue turbine distruggerà l’accesso a un sito di pesca di capesante e hanno minacciato di impegnarsi in “scontri senza precedenti” se necessario per impedirne il completamento dell’opera.
La nave Aethra si trovava al largo della costa della Bretagna e stava effettuando lavori di riparazione sui cavi elettrici per il collegamento del futuro parco eolico alla rete costiera.
Dopo l’attacco subito dai pescherecci, il Comandante della nave ha informato la sua agenzia francese, la Premar Atlantique, riferendo il tutto alla Guardia Costiera che ha disposto sul sito la motovedetta Trieux e la nave della Marine National Lion.
La Guardia Costiera sulla scena ha trovato la flottiglia di pescatori impegnata in una serie di atti illeciti, tra cui il mancato rispetto delle ordinanze della Prefettura che disciplinano i lavori del parco eolico; il navigare nell’area di lavoro designata; avvicinarsi entro 500 metri dalla nave da lavoro; violare i COLREG effettuando manovre pericolose in prossimità della nave; sparare razzi di soccorso contro la nave; e fare minacce verbali di abbordaggio e sabotaggio – in particolare, sabotaggio della propulsione – contro la nave Aethra.
Il Comandante dell’OSV/Aethra, circondato dai pescherecci, ha deciso di interrompere il lavoro e lasciare temporaneamente la scena per ridurre le tensioni e proteggere il suo equipaggio.
Finita la manifestazione di protesta, al rientro in banchina, i pescatori sono stati accolti dagli ufficiali della Brigata Investigativa della Polizia Marittima. La Procura marittima di Brest ha avviato le prime udienze sulle presunte violazioni, aprendo un’inchiesta.
L’impianto da 500 MW di Saint-Brieuc è il primo parco eolico offshore di Iberdrola al largo della Bretagna. Iberdrola, azienda multinazionale, leader nel settore energetico e nel campo delle rinnovabili; in questi ultimi anni, il Gruppo Iberdrola è impegnata in progetti all’avanguardia nel processo di transizione energetica per fare fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico.
Nel progetto d’installazione del parco, nella baia francese, riferiscono da Iberdrola, tutti i cavi saranno interrati per consentire la prosecuzione della pesca nell’area.
Nel dicembre scorso, il Consiglio di Stato francese si è pronunciato contro una causa intentata da gruppi di pescatori, ponendo fine a un processo di appello e aprendo la strada al proseguimento del progetto.
Anche nel maggio 2020, i pescherecci hanno tentato di bloccare una nave da ricognizione nel sito e recentemente si sono mobilitati per protestare contro le operazioni dell’Aeolus.
La multinazionale Iberdrola sostiene che il parco eolico è situato lontano dalla zona più redditizia della baia per la pesca delle capesante e che la pesca sarà ancora consentita tra le file delle turbine. A metà giugno scorso, i lavori per l’installazione delle fondamenta a Saint-Brieuc sono stati temporaneamente sospesi a causa di uno sversamento di olio idraulico biodegradabile dalle apparecchiature di Aeolus. La piattaforma Aeolus è tornata nel suo porto di origine in Olanda, per l’ispezione e le riparazioni.
Photo Cortesy Marine National