Campobasso. Per favorire la crescita del Sud dell’Italia, attraverso lo sviluppo e l’ampliamento d’imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese, sono state istituite le Zone Economiche Speciali (ZES), con il Decreto Mezzogiorno (articolo 4 del decreto legge n. 91/2017 convertito in Legge 123/2017). Dopo i vari allegati preparati dal Comitato d’indirizzo della Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica, la Regione Molise, con l’approvazione della legge n.1 del 4.maggio.2021, apre via del ‘fare’, rendendo operative le Zes (Bollettino Uff. Reg. ne Molise n.23 del 6 maggio 2021).
Ultimamente, il Comitato d’indirizzo, presieduto dal presidente dell’AdSPMAM, Prof. Ugo Patroni Griffi, aveva approvato tutte le candidature (quelle presentate) a Zona Franca Doganale (ZFD) relative ai retroporti di Brindisi, Bari, Manfredonia e Termoli. Il Comitato aveva approvato le proposte relative al kit localizzativo (accordo procedimentale da sottoscriversi con i Comuni) volto a garantire un fast track e tempi certi per gli insediamenti in aree Zes/Zfd. Era stata approvata anche una proposta di legge regionale sulle ulteriori semplificazioni Zes, che ora seguirà – d’intesa tra le Regioni – il proprio iter approvativo.
La Regione Molise, mantenendo gli impegni presi in Comitato d’indirizzo, approva la sua legge. Da una lettura veloce si comprende che i vari articoli sono promozionali (e non ostativi) a rendere gli insediamenti produttivi semplici, nel rispetto della sostenibilità ambientale, con requisiti e criteri innovativi e avanzati, rispetto ad altre leggi regionali sulle zes. Si tratta delle “Disposizioni collegate alla manovra di bilancio 2021-2023 in materia di entrate e spese. Modificazioni e integrazioni di leggi regionali”, dove all’articolo 1 recita: “Semplificazioni procedimentali per la ZES interregionale Adriatica”. Il responsabile unico del procedimento, per tutte le attività attinenti alla fase d’insediamento, realizzazione e svolgimento delle iniziative economiche all’interno della ZES, è individuato nello Sportello Unico Amministrativo (SUA) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico meridionale, di cui all’articolo 15-bis della legge 28 gennaio 1994, n. 84 (Riordino della legislazione in materia portuale).
Tutti gli enti interessati rilasciano pertanto i loro pareri o atti di assenso direttamente al SUA nell’ambito della conferenza di servizi da questi indetta, anche nei casi in cui le singole leggi di settore subordinino il rilascio di un titolo abilitativo al previo parere, licenza o nulla osta da parte di un altro ufficio o ente. Ai fini dell’accertamento della conformità urbanistica delle opere pubbliche e degli investimenti privati, alla conferenza di servizi decisoria semplificata partecipano il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche competente e la Regione Molise con il Servizio competente in materia urbanistica e edilizia e le relative manifestazioni di assenso implicano il perfezionamento dell’intesa ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n.383 (Regolamento recante disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale).
La conclusione favorevole della conferenza di servizi comporta, ove necessario, le conseguenti variazioni degli strumenti urbanistici, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 3 del D.P.R. n. 383 del 1994. Qualora l’esito della conferenza di servizi comporti la variazione dello strumento urbanistico, il verbale è trasmesso al sindaco che lo sottopone alla votazione del consiglio comunale nella prima seduta utile. La Giunta regionale approva, entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge, le linee guida per agevolare l’applicazione uniforme e coordinata sul territorio regionale del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 (Regolamento recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell’articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35).
Ancora, la Giunta Regionale può adottare una o più linee guida atte a individuare i percorsi procedurali da seguire per la gestione dei procedimenti autorizzativi e valutativi in materia ambientale di competenza della Regione Molise, nonché per il raccordo con i procedimenti unici ambientali. L’articolo 4 tratta della ‘Disciplina in materia di verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica’; mentre, l’articolo 7 garantisce la tutela dei corpi idrici nel procedimento di rinnovo delle concessioni d’uso delle acque per fini produttivi e energetici.
L’obiettivo che si evince da tale legge è di incentivare e semplificare l’attività imprenditoriale attraverso agevolazioni, semplificazioni ed incentivi a vario titolo. Sappiamo che le Zes sono composte da porti, aree retroportuali, piattaforme logistiche e interporti, durano almeno sette anni, possono essere regionali o interregionali e contemplare anche aree non adiacenti ma connesse sul piano economico ed infrastrutturale, come previsto dal regolamento attuativo (Dpcm n. 12/2018). I beneficiari sono le imprese operanti nel territorio di una Zona economica speciale, possono beneficiare di un pacchetto di agevolazioni fiscali, sotto forma di credito d’imposta, incentivi economici e semplificazioni amministrative. Si tratta di un insieme di opportunità a favore di piccole, medie e grandi imprese che decidono investire nelle regioni italiane meno industrializzate del nostro Paese e creare condizioni favorevoli per lo sviluppo del Sud Italia. Il Molise con la sua Zes, condivisa con la Regione Puglia (DPCM del 3 settembre 2019) è pronta ad operare.