ECSA accoglie con favore il riconoscimento dell’industria marittima come settore transitorio nel pacchetto sulla finanza sostenibile

Il 21 aprile, la ha adottato un pacchetto sulla finanza sostenibile con l’obiettivo di migliorare il flusso di investimenti verso attività sostenibili e quindi utilizzare strumenti finanziari per rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050. L’ accoglie con favore il fatto che l’industria marittima europea sia stata riconosciuta nell’ambito della tassonomia come settore transitorio. Tuttavia, l’ECSA sottolinea che, per guidare una efficace transizione, è fondamentale che i criteri di screening tecnico siano realistici e neutrali dal punto di vista tecnologico.

L’ECSA accoglie con favore il fatto che l’industria marittima sia stata riconosciuta come un settore “Transizionale” ai sensi dell’art 10 (2) del Regolamento sulla Tassonomia. “L’industria marittima europea si impegna a raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione e ambientali. Allo stesso tempo, essendo un’industria ad alta intensità di capitale in cui molte navi sono uniche nel loro genere, è anche fondamentale garantire l’accesso a soluzioni innovative e sostenibili, che possano guidare l’intera industria marittima verso un futuro più verde e sostenibile. Quindi il della transizione è vitale.” ha dichiarato Martin Dorsman, segretario generale dell’ECSA.

Il Climate Delegated Act fornisce la prima serie di criteri tecnici per definire quali attività di trasporto contribuiscono in modo sostanziale alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, i primi due dei sei obiettivi ambientali definiti dal regolamento sulla tassonomia (regolamento (UE) 2020/852).

L’ECSA rileva, tuttavia, che i criteri di screening tecnico per il al momento definiti nel Climate Delegate Act, sono troppo restrittivi, il che comporta il rischio di mettere in pericolo la transizione. Come afferma la comunicazione della Commissione, la tassonomia dell’Unione europea (Eu Taxonomy) attualmente non definisce come devono essere trattate le attività no-green.

In quest’ottica, l’ECSA accoglie con favore il chiarimento della Commissione europea secondo cui il EU Taxonomy Climate Delegated Act è un documento vigente, che sarà soggetto a regolari necessari aggiornamenti. “Oltre ai dettagli tecnici, ci sono tuttavia principi che dovrebbero essere elementi costitutivi nello sviluppo e nell’aggiornamento dei criteri di screening tecnico” ha aggiunto Martin Dorsman.

L’ECSA accoglie con favore l’impegno della Commissione a garantire che la tassonomia rimanga basata sulla scienza e neutrale dal punto di vista tecnologico. In base a questo principio, gli armatori europei trovano importante che i criteri di controllo tecnico rimangano coerenti lungo l’intera catena di approvvigionamento, il che richiede ulteriori miglioramenti. Un esempio è la coerenza tra le norme applicabili per la fabbricazione di una nave e l’operabilità della nave. Inoltre, quando si cerca di ridurre le emissioni e di migliorare altri obiettivi ambientali, l’industria marittima dipende anche da altre parti interessate (ad esempio costruttori navali, produttori di motori, catena di approvvigionamento di carburante, infrastrutture portuali).

Occorre valutare attentamente anche se l’industria marittima abbia il potere di influenzare la transizione in conseguenza delle sue attività economiche. Dato che l’attività economica della navigazione è basata sull’asset-nave e dato che il carico che trasporta dipende dalla domanda e dall’offerta del mercato di stakeholders di altri settori industriali, considerare il carico come parte dell’attività marittima secondo la tassonomia marittima potrebbe portare a conseguenze impreviste e negative. “Sarebbe altamente controproducente e ingiusto penalizzare il finanziamento per l’industria marittima sulla base del carico trasportato. Oltre ad allontanare i finanziamenti per soluzioni innovative, ciò comporterebbe il rischio di accelerare un trasferimento modale inefficiente.

Tutto ciò premesso, siamo a disposizione per contribuire con la nostra esperienza e continueremo a lavorare con i regolatori sui dettagli tecnici per garantire una transizione più fluida”, ha sottolineato Martin Dorsman.

English

ECSA welcomes recognition of the shipping industry as a transitional sector in sustainable finance package

The European Commission adopted today a Sustainable Finance package with the aim of improving the flow of investments towards sustainable activities and hence using financial instruments to make climate neutral by 2050. ECSA welcomes that the European shipping industry has been recognised under the Taxonomy as a transitional sector. However, ECSA emphasises that in order to drive a successful transition, it is vital that the technical screening criteria is realistic and technology neutral.

ECSA welcomes that the shipping industry has been recognised as a transitional sector. “The European shipping industry is committed to achieve its decarbonisation and environmental objectives.. At the same time, being a capital intensive industry where many vessels are one of a kind, it is also key to ensure access to innovative and sustainable solutions, which can drive the entire towards a greener and more sustainable future. Hence transition financing is vital.” said Martin Dorsman, ECSA Secretary-General.

This Climate Delegated Act delivers the first set of technical criteria for defining which shipping activities contribute substantially to climate mitigation and adaptation, the first two of the six environmental objectives defined by the Taxonomy Regulation (Regulation (EU) 2020/852). ECSA warns, however, that the technical screening criteria for maritime transport in its current format, as defined by the Climate Delegated Act, is far too restrictive, which bears the risk of endangering the transition. As the Commission communication states, the EU Taxonomy does not currently define how activities other than green are to be treated.

In this light, ECSA welcomes the clarification from the European Commission that the EU Taxonomy Climate Delegated Act is a living document, which will be subject to regular necessary updates. “Besides the technical details, there are however principles that should be the building blocks when developing and updating the technical screening criteria.” added Martin Dorsman.

ECSA welcomes the Commission’s commitment to ensure that the taxonomy remains science-based and technology neutral. Along this principle, European shipowners find it important that the technical screening criteria remains consistent along the entire , which needs further improvement. One example is the consistency between rules applicable for manufacturing of a vessel and the operation of the vessel. Furthermore, when seeking to lower emissions and to improve on other environmental objectives, the shipping industry is not only dependent on other stakeholders (e.g. shipbuilders, engine manufacturers, the fuel supply chain, port infrastructure). It also has to be carefully assessed where the shipping industry has power to influence the transition due to their economic activities.

Given that the shipping’s economic activity is asset-based (the vessels) and that the cargo it carries is dependent on market demand and supply of stakeholders from other industrial sectors, considering cargo as part of the shipping maritime activity under the shipping taxonomy will lead to negative and unintended consequences. “It would be highly counterproductive and unfair to penalise financing for the shipping industry based on cargo carried. In addition to driving away financing for innovative solution, it bears the risk to accelerate an inefficient modal shift. With all this in mind, we are dedicated to provide expertise and will continue to work with the regulators on the technical details to ensure a smoother transition” emphasized Martin Dorsman.