Suez Canal Authority avvia indagine sul sinistro Ever Given

Suez. Aggiornamento alle 13.00. Oggi, domenica sono intervenuti altri due rimorchiatori per favorire gli sforzi per liberare la nave Ever Given, arenatasi martedì scorso nel Canale di Suez, in Egitto. I due rimorchiatori, il primo olandese, mentre il secondo, R/S “Carlo Magno”, battente bandiera italiana, ha raggiunto il Mar Rosso nella notte vicino alla città di Suez.

Ricordiamo che l’Ever Given è una nave di proprietà giapponese, battente bandiera di Panama, che trasporta merci dall’Asia all’Europa. Il blocco del Canale sta costando una perdita economica di oltre 9 miliardi di dollari Usa (6,5 miliardi di sterline) al giorno; situazione economico/marittima che sta creando crisi sulla rete di navigazione globale, già inficiata dalla pandemia di coronavirus.

Vi è stato un momento di sollievo, nella notte, quando la nave si spostata a prua di circa dieci metri dalla sponda del canale; poi hanno tutto rinviato alla prossima alta marea; in questo periodo si raggiungono livelli più alti della più alta marea sizigiale (Luna piena di Pasqua venerdì prossimo).

Intanto, l’Ammiraglio, Osama Rabei della SCA, ha detto che un’indagine è in corso, ma non ha escluso errori umani o tecnici. Infatti, sono stati sequestrati tutti i documenti cartacei e informatici per espletare l’esame del sinistro e cercare di stabilirne le cause. L’Ammiraglio rimane fiducioso che il dragaggio possa liberare la nave, senza dover ricorrere alla rimozione del carico. La compagnia proprietaria della nave si è resa disponibile sulla possibilità di rimuovere i container, qualora altri tentativi di ri-galleggiamento della nave fallissero.

Secondo la società di servizi /portuale del Canale, la Leth Agencies, da questa mattina –domenica 28.03.2021- più di 320 navi sono in attesa di attraversare il Canale, verso il Mediterraneo o il Mar Rosso. Decine di altre navi hanno ancora dichiarato la loro destinazione su Suez, anche se i caricatori sembrano sempre più favorevoli nell’evitare il passaggio.

La più grande del mondo, la danese AP Moller-Maersk, ha avvertito i suoi clienti che potrebbero essere necessari dai tre alle sei giornate di lavoro per eliminare l’arretrato di navi sul Canale.

La Co, la seconda più grande al mondo, ha dichiarato, con una sua nota, di aver già dirottato almeno undici navi su , evitando il passaggio per Suez. “MSC prevede che questo incidente avrà un impatto molto significativo sul movimento delle merci in container, interrompendo le catene di approvvigionamento, oltre le sfide esistenti poste dalla pandemia Covid-19”.

La Siria ha già iniziato a razionare la distribuzione di carburante nel paese dilaniato dalla guerra tra le preoccupazioni per i ritardi delle spedizioni in arrivo a causa del blocco.