Bruxelles. L’Unione europea istituirà dieci nuovi partenariati erogando dieci miliardi di euro, mentre i partner metteranno a disposizione un importo uguale in investimenti, a sostegno delle cd “transizioni”, da quella energetica alla digitale e alla green generation e che creeranno effetti positivi a lungo termine sull’occupazione, sull’ambiente e sulla società. Accelerare la transizione verso un’Europa verde, climaticamente neutra e digitale, migliorare la resilienza e la competitività dell’industria europea sono gli obiettivi dei dieci nuovi partenariati. Tali strumenti finanziari sono previsti da “Orizzonte Europa”, il nuovo programma di ricerca e innovazione dell’Ue (2021-2027) che mobilitando risorse pubbliche e private adotterà soluzioni innovative in diversi settori.
Possono partecipare pubblici e privati, quali le industrie, le università, le organizzazioni di ricerca, gli organismi investiti di attribuzioni di servizio pubblico a livello locale, regionale, nazionale o internazionale e le organizzazioni della società civile, comprese le fondazioni e le ONG. I settori più importanti interessati riguardano sono le tecnologie digitali, la bio-economia circolare, le reti e servizi intelligenti, l’idrogeno pulito, l’aviazione pulita, le ferrovie europee, la ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo, nuove strategie dell’Ue per la cibersicurezza e il pacchetto di strumenti per il 5G, oltre allo sviluppo delle capacità tecnologiche per i sistemi 6G come base per i futuri servizi digitali del 2030.
Per quanto riguarda il settore dell’idrogeno pulito, tale partenariato contribuirà ad accelerare lo sviluppo e l’attuazione di una catena del valore europeo per le tecnologie basate su tale elemento chimico, contribuendo a sistemi energetici sostenibili, decarbonizzati e pienamente integrati. Questo partenariato contribuirà al conseguimento degli obiettivi dell’Unione enunciati nella strategia Ue per l’idrogeno per un’Europa climaticamente neutra. Esso sarà imperniato sulla produzione, sulla distribuzione e sullo stoccaggio d’idrogeno pulito e sull’approvvigionamento dei settori difficili da decarbonizzare, quali le industrie pesanti e le applicazioni per i trasporti pesanti.
“I partenariati dell’Ue avranno un ruolo centrale nel guidare la duplice transizione verde e digitale nel settore della mobilità e dei trasporti – ha scritto la rumena Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti, nella nota -. Per realizzare le nostre ambizioni dobbiamo sviluppare tecnologie rivoluzionarie che portino sul mercato navi e aeromobili a emissioni zero, ideare e applicare una mobilità cooperativa, connessa e automatizzata e consentire una gestione del traffico più efficiente e moderna”.