Roma. – L’avv. Umberto Masucci, storica figura del comparto marittimo-portuale italiano, esperto nello shipping e logistica internazionale, da presidente nazionale del Propeller Club invita i Clubs dei porti italiani a unirsi per chiedere con forza che sia costituita una sede di coordinamento politico-amministrativo dedicata alle attività marittime e marinare, quale il Ministero del Mare. Già l’anno scorso Masucci era ritornato sulla questione in molti convegni e soprattutto nei direttivi del Propeller Club nazionale.
Trasporti marittimi, cantieristica, pesca, nautica da diporto, porti e terminal portuali, industria delle estrazioni, ricerca e tutela del territorio, oltre alle attività connesse dell’indotto, quali assicurazioni, intermediazione, servizi logistici, Istituti Nautici, scuole nautiche, Centri di Alta formazione professionale per marittimi, nonché attività sportive e ricreative, un settore che da anni grida determinazione e rivalutazione a livello politico: le attività del mare e per il mare non possono essere determinati solo nelle intenzioni, ma l’Italia ha ‘ora’ bisogno di ri-marittimizzare porti, navi e uomini per rilanciare dal mare l’economia nazionale. Umberto Masucci da presidente nazionale Propeller Club, sintetizza che: “L’Italia ha più di 8.000 km di costa al centro del Mediterraneo a fronte di 60 milioni di abitanti, in Cina vivono oltre 1 miliardo e 400 milioni di persone con una costa di 14.000 km: basterebbe questo dato per evidenziare in modo plastico l’importanza del Mare nel nostro paese.
Non può non esserci un dicastero dedicato ad un settore così vitale per il nostro Paese.”. Nella sua lettera, inviata a tutti i presidenti dei Club italiani e a l’intero cluster marittimo e associazioni datoriali, Masucci sottolinea che nel difficile momento storico che stiamo vivendo, in uno scenario internazionale così complesso, l’Italia può ricoprire un ruolo di guida e di riferimento per l’Unione Europea valorizzando le conoscenze e facendo del Mediterraneo un centro per rilanciare trasporto, turismo, risorse sottomarine, pesca, industria, gestione integrata delle coste e degli spazi marittimi. Il Mare – continua la lettera – deve essere inteso globalmente come rilancio dell’intera economia secondo un approccio culturale diverso, in una visione olistica integrata e sostenibile.
Alla portualità italiana serve una visione d’insieme dove le interconnessioni tra Porti, reti stradali e ferroviarie, supportate da un adeguato sistema di logistica integrata e innovativa, rivestano un ruolo determinante, anche attraverso lo sviluppo della cosiddetta “smart logistic”. Occorre una verifica sulla reale attuazione del PSNPL, per rientrare nella Pianificazione Spaziale Marittima coerentemente alla Politica Marittima Integrata europea, con una visione ed una Strategia nazionale. Gli altri Paesi del Mediterraneo ci confermano che vi è una necessità di un ministero dedicato, infatti: – Grecia e Cipro hanno un Ministero del Mare; – Francia ha istituito un Segretario del Mare che risponde direttamente al Presidente per l’intera strategia marittima; – Spagna ha potenziato le strutture di “Puertos del Estado” e del Ministero de Fomento”. “Il nostro appello – conclude Masucci – è anche a tutte le Associazioni del Cluster perché si uniscano nella richiesta alla politica di un Ministero del Mare”
Il Propeller è un’associazione apolitica che ha tra i suoi scopi il promuovere, appoggiare e sviluppare le attività marittime allo scopo di migliorare le relazioni umane e i rapporti internazionali e di promuovere pertanto il commercio, le pubbliche relazioni e uno spirito di amicizia e di propositi comuni tra persone impegnate e interessate nelle attività connesse ai trasporti marittimi, terrestri, aerei; raggruppa più di 1500 rappresentanti del Cluster Marittimo in tutto il Paese e rappresenta quindi un termometro importante della crescente e pressante domanda del Cluster marittimo di unificazione delle competenze legate al Mare.
All’invito di Masucci registriamo la condivisione del Propeller Club Port of di Brindisi, nella persona di Adriano Guadalupi che aggiunge: “L’istituzione del Ministero del Mare è importante soprattutto per i porti dell’Italia meridionale per essere competitivi con le realtà dell’Africa settentrionale e nel Mediterraneo orientale”.