L’incidente avvenuto ieri al porto di Savona sulla M/N Llektra ha causato la morte di un lavoratore marittimo originario delle Filippine.
Le segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti esprimono il loro cordoglio alla famiglia e ai compagni di lavoro.
Questo ennesimo grave incidente ricorda a tutti che la prevenzione sui luoghi di lavoro è un fattore di assoluta deterrenza di questi accadimenti e che i controlli sulle procedure con le quali vengono svolte le attività a bordo alle navi devono essere costanti.
Per raggiungere l’obiettivo di ridurre al massimo i rischi nei luoghi di lavoro è necessario un approccio culturale diverso, più orientato alla salvaguardia della salute che alla ricerca del mero profitto.
Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini di qualche settimana fa dei due marittimi imbragati e appesi ad una gru di bordo per essere calati tra le stive di containers per il recupero di materiale. Immagini che danno la netta sensazione che il settore marittimo è una zona franca in cui le regole valgono meno, dove la vita dei lavoratori comunitari o extracomunitari che siano può essere considerata diversamente da quella dei lavoratori di imprese terrestri.
Proviamo un grande dolore per la perdita di un’altra vita umana sul lavoro e vorremmo non accadesse mai più, ma sappiamo che senza un reale impegno di tutti i soggetti coinvolti questo auspicio potrebbe rimanere tale.
Le scelte economiche delle aziende e le mancate risposte da parte del governo sui temi della sicurezza, purtroppo complicano il quotidiano impegno del sindacato nella difesa della salute e della sicurezza nel mondo del lavoro.
È indispensabile e vitale investire nel lavoro sicuro, certo, stabile e tutelato ma soprattutto dare avvio con urgenza all’apertura di un confronto continuo con tutte le controparti, governo e aziende per costruire un tavolo permanente sulla sicurezza.