IL PRESIDENTE DI FEDESPEDI, SILVIA MORETTO: “CONNETTIVITÀ E SOSTENIBILITÀ LE SFIDE CHE ATTENDONO L’ECONOMIA MONDIALE”

“CONNETTIVITÀ E SOSTENIBILITÀ LE SFIDE CHE ATTENDONO L'ECONOMIA MONDIALE. PROTAGONISTI SOLO I PAESI CHE SAPRANNO FARE SISTEMA. LA LOGISTICA ITALIANA HA LE POTENZIALITÀ PER TRIPLICARE IL PROPRIO VALORE”

Ieri, giovedì 4 luglio, il Presidente di , Silvia Moretto, ha partecipato a Napoli alla presentazione del 6° rapporto annuale “Italian Maritime Economy” di – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, frutto del monitoraggio dell'Osservatorio Permanente sui e la logistica.

Il Presidente Moretto – tra gli esperti del settore chiamati ad intervenire durane la presentazione, insieme a Francesco Beltrano di Confitrma, Daniele Rossi, Presidente di Assoporti, e Ferdinando Nelli Feroci, Presidente dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) – è intervenuta sui trend in atto nel nell'ambito dello e delle attività portuali.

“Due sono le sfide che i risultati del rapporto di SRM mettono in evidenza.

La prima è la sfida della connettività: se in passato il focus delle imprese è stata la produzione, oggi e sempre di più in futuro la sfida per le imprese sarà quella di raggiungere persone e mercati di tutto il mondo con i propri prodotti. L'esplosione dell'e-commerce negli ultimi anni ha messo in luce proprio questo bisogno di connessione tra persone, merci e territori, e ha trasformato la connettività in una esigenza del consumatore finale. La seconda sfida è quella della sostenibilità.

Cambiamento climatico e costante crescita della popolazione mondiale sono fenomeni che chiedono responsabilità sociale a chi fa impresa. Trasporto e logistica possono e devono fare la loro parte per assicurare una sicura e sostenibile, non solo in termini di emissioni. Occorre puntare su infrastrutture sostenibili, sia fisiche (sviluppare la modalità ferroviaria, sia per collegare i porti, sia per valicare l'arco alpino) sia digitali (dematerializzazione di documenti e procedure).”

Il Presidente Moretto ha poi sottolineato l'esigenza in Italia di fare sistema e di accelerare su efficienza e digitalizzazione: “I dati di SRM ci danno due buone notizie: la prima è che il PIL mondiale continuerà a crescere nei prossimi anni; la seconda è che l'area del Mediterraneo si sta sviluppando più delle altre in termini di traffico via mare: questo significa che siamo nel luogo giusto al momento giusto.

L'Italia per collocazione e conformazione geografica può essere la d'Europa: possiamo ricevere e spedire merci via mare, possiamo fare da ponte con il primo mercato al mondo, che resta l'Europa. Eppure, l'LSCI ( Connettivity Index) ci dice che Paesi come Turchia, Tunisia, Egitto, Marocco, Spagna, ci stanno superando o ci hanno già superato in termini di competitività logistica.

Questo perché la corsa del nostro Paese per recuperare il gap con il è frenata da una incapacità endemica di fare sistema: pubblico e privato faticano ancora a condividere una visione comune nello sviluppo di infrastrutture e servizi alla merce. Diciamo sempre che gli italiani sono bravi ad unire le forze nei momenti difficili. È arrivato il momento di lavorare insieme per un obiettivo comune: far crescere l'industria logistica di questo Paese, al servizio di manifattura e Made in Italy”.

Il Presidente ha poi concluso, sottolineando l'alto potenziale di crescita dell'industria logistica italiana: “Attualmente il valore fatturato dal settore dei trasporti e della logistica è intorno ai 43 miliardi di euro. La potenzialità di crescita dell'industria logistica italiana è tale da poter arrivare a 110 miliardi: la logistica è una miniera di opportunità, ma se vogliamo coglierle dobbiamo accelerare e condividere come Paese una linea strategica di sviluppo chiara, coerente e senza stop”.