ROMA-Confetra guarda con grande interesse al “Progetto speciale per la digitalizzazione delle procedure doganali nei porti”, presentati ieri, a Roma, dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Gli obiettivi di velocizzare e omogeneizzare le procedure doganali presso i nostri porti e semplificare gli adempimenti amministrativi, attraverso le nuove tecnologie digitali, riducendo così tempi e costi dell’intero processo di sdoganamento, non possono che trovare il nostro convinto sostegno, rispondendo alle criticità più volte evidenziate dagli operatori del nostro settore.
In particolare, è condivisibile e strategico non solo per la filiera dei trasporti e della logistica, ma per l’intera economia italiana, l’obiettivo indicato nel suo intervento dal direttore di ADM Benedetto Mineo, di “arrivare a una catena logistica senza soluzione di continuità in cui merci sdoganate in mare transitino celermente nel porto grazie alla gate automation, per indirizzarsi quindi a destinazione lungo un fast corridor”, con l’intenzione di “contribuire alla riduzione delle inefficienze nella movimentazione multimodale delle merci, così da aumentare la competitività del sistema portuale nella rete transeuropea e attrarre nuove correnti di traffico”.
Oggi i tempi di transito delle merci nel viaggio tra origine e destinazione sono un elemento decisivo di competitività dei sistemi produttivi, al pari di quelli più tradizionali (costo del denaro, credito, flessibilità del lavoro, produttività, oneri burocratici). Occorre quindi superare un vecchio approccio che vede i due settori della produzione e della logistica come universi separati. Oggi i clienti sono globali, dal punto di vista sia del prodotto che del servizio. Dunque, la competitività del sistema Paese dipende dalla riuscita del matrimonio tra manifattura e logistica e dalle sinergie di sistema.
E a dimostrazione della funzione strategica per la nostra economia di “una catena logistica senza soluzione di continuità”, un flusso merci senza tempi morti, colli di bottiglia e diseconomie, occorre sempre ricordare che le attività dei terminal portuali, del cargo merci ferroviario e di quello aereo, l’autotrasporto, l’attività logistica dei magazzini e dei corrieri, gli interporti, i servizi postali, le imprese di spedizioni internazionali e tutte le altre attività economiche legate al nostro settore, rappresentano il 9% del Pil nazionale, 108 mila imprese e 85 miliardi di valore.
Un altro progetto strategico di ADM, complementare alla digitalizzazione delle procedure doganali nei porti, la cui realizzazione sta particolarmente a cuore a Confetra, è lo “Sportello unico doganale e dei controlli” (SUDOCO), che porterà sotto la gestione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli gli oltre 80 tipi di controlli diversi cui oggi le merci possono essere soggette in entrata e in uscita dai porti.
Sarebbe una rivoluzione a lungo attesa, frutto di una nuova concezione del rapporto tra amministrazione pubblica e operatori economici che, orientato allo sviluppo, consentirà agli stessi operatori di interagire per via telematica attraverso una “interfaccia’ unitaria per la richiesta, il controllo e lo scarico di certificazioni, nulla osta e autorizzazioni.
Confetra, che rappresenta l’intera filiera logistica in tutti i suoi segmenti non farà mancare ad ADM il proprio supporto e contributo di idee e proposte nell’implementazione di progetti di digitalizzazione e semplificazione che hanno tutto il potenziale per fare da volano della nostra economia.