Bari-“Il Governo regionale ha approvato, oggi, con delibera di Giunta da me proposta, il Piano Strategico per la ZES Interregionale Adriatica, incentrata sul sistema dei porti che si affacciano sul mare Adriatic”. Lo rende noto Mino Borraccino, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.
Un passaggio fondamentale è stato compiuto. Dopo le declinazioni amministrative, tecniche e politiche, durate quasi un anno, tra la Regione Puglia, la Regione Molise, l’AdSPMAM e le organizzazioni datoriali e sindacali si è giunti alla perimetrazione della Zes Adriatica, stabilendo le priorità di sviluppo e le potenzialità delle varie aree interessate. L’approvazione del Piano Strategico della ZES Adriatica segue di qualche settimana l’analogo Piano della Zes Interregionale Jonica.
Ora segue la trasmissione a Roma della Delibera (già approvata dalla regione Molise) per il provvedimento finale da parte del Governo centrale. Importante è quest’ultima approvazione per raggiungere gli obiettivi strategici per lo sviluppo del territorio, jonico e adriatico, e per renderlo più attrattivo grazie alle semplificazioni e agli incentivi che le ZES determineranno.
Attenzione sarà riposta alle piccole e medie imprese per uno sviluppo sostenibile e duraturo, con ricadute positive in termini occupazionali; si spera in una promozione degli investimenti e all’integrazione e valorizzazione dei sistemi portuali e delle piattaforme logistiche presenti sul territorio interregionale jonico e adriatico. La ZES Adriatica si articolerà su cinque poli:
– quello di Foggia, con l’area portuale di Manfredonia, aree demaniali dell’aeroporto, l’Asi di Manfredonia – Monte Sant’Angelo, l’Area PIP/D46 di Manfredonia, l’Area Asi di Foggia Incoronata, l’area industriale di Cerignola, di Ascoli Satriano, di Candela;
– il polo di Barletta con l’area portuale e industriale di Barletta;
– il polo di Bari con le aree portuali di Bari, Monopoli e Molfetta, le aree demaniali dell’aeroporto di Bari, l’interporto regionale della Puglia, l’area Asi di Bari – Modugno, l’area retroportuale di Molfetta, l’area MAAB, l’area PIP di Bitonto, l’area industriale di Monopoli, di Altamura, l’area PIP di Gravina;
– il polo di Brindisi con l’area portuale e industriale di Brindisi, le aree demaniali dell’aeroporto di Brindisi, l’area Asi di Brindisi, di Fasano e quella di Ostuni;
– il polo di Lecce con l’Asi di Lecce – Surbo, l’area Asi di Galatina – Soleto, di Nardò – Galatone, l’area industriale di Casarano, di Matino e il centro intermodale di Melissano.
“Come ho avuto modo di evidenziare e come è chiaramente indicato nell’ambito del Piano Strategico approvato oggi – ha aggiunto Borraccino – il valore aggiunto di queste due ZES, sia quella Adriatica e sia quella Jonica, al di là delle agevolazioni e dei vantaggi fiscali pur rilevanti che comporta, o delle significative semplificazioni amministrative e regolamentari che renderanno più agevole il tessuto imprenditoriale, le Zes rappresentano una opzione strategica che il Governo regionale ha voluto compiere, una preziosa opportunità per affrontare in maniera integrata le politiche regionali di sviluppo industriale”.
“Come Governo regionale – ha concluso l’assessore Borraccino – continueremo ad operare nella direzione tracciata, fornendo al tessuto imprenditoriale della regione gli strumenti più adeguati e avanzati per investire, innovare e competere in un mercato globale sempre più complesso, ma anche pieno di opportunità”. I rimanenti ulteriori 261 ettari che risultano al momento ancora disponibili saranno assegnati ai Comuni interessati con procedura di evidenza pubblica.