BRUXELLES – E’ dell’altro giorno la proposta di Regolamento del Parlamento Ue e del Consiglio che modifica il regolamento (EU) 2015/757 per tenere debitamente conto del sistema globale di rilevazione dei dati sul consumo di combustibile delle navi. Se ne parla da molti anni che i cambiamenti climatici sono una sfida che deve essere affrontata con urgenza.
L’accordo di Parigi mira pertanto a contenere l’aumento della temperatura globale sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali; e con l’impegno di limitare ulteriormente detto aumento a 1.5°C tramite una forte riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in tutti i Paesi. Le emissioni causate dal trasporto marittimo internazionale sono stimate a circa ventitré punti percentuali delle emissioni globali di gas a effetto serra, superiore a quella delle emissioni di qualunque stato dell’Ue.
Senza misure di mitigazione sulle emissioni da navi e con l’aumento dei volumi del commercio marittimo, il problema della salvaguardia ambientale porterà inevitabilmente a crisi climatiche di difficile controllo. Uno studio dell’IMO rileva: entro il 2050 le emissioni del trasporto marittimo a livello mondiale potrebbero aumentare tra il 50% e il 250% in funzione dell’evoluzione economica ed energetica. Senza un intervento di contrasto, si rischia di mettere a repentaglio gli obiettivi dell’accordo di Parigi e gli sforzi compiuti in altri settori.
Il Regolamento MRV (Monitoring, Reporting, Verification) dell’Ue è stato elaborato nell’intento di raccogliere dati solidi e attendibili sule emissioni di CO2 di tutte le navi di stazza lorda superiore a 5.000 tonnellate che fanno scalo dello Spazio Economico Europeo (SEE), comprese le emissioni di CO2 delle navi suddette nei porti. Fornire informazioni per le future decisioni politiche nell’ambito dell’efficienza energetica. Assicurare, inoltre, la necessaria trasparenza sui dati per stimolare la diffusione di nuove tecnologie e misure operative per rendere le navi più eco-compatibili.
Secondo il regolamento MRV dell’Ue, le società di navigazione devono comunicare il volume annuale di emissioni di CO2 lungo le tratte effettuate dalle loro navi da e verso i porti del SEE. Gli obblighi per le società di navigazione sono iniziati nel 2017 con la preparazione dei piani di monitoraggio e verificatori accreditati. Il monitoraggio del consumo di carburante, delle emissioni di CO2 e dell’efficienza energetica è iniziato nel 2018 e le prime relazioni sulle emissioni sono attese per aprile 2019; mentre entro il 30 giugno 2019 le società di navigazione si dotare del Documento di Conformità da parte del verificatore accreditato (da conservare a bordo della nave) e presentare le informazioni verificate alla Commissione e allo Stato di bandiera della nave.
Di conseguenza, dal gennaio 2019 le navi che effettuano attività di trasporto marittimo connesse al SEE dovranno adempiere gli obblighi di monitoraggio e di comunicazione assunti nell’ambito sia del regolamento MRV dell’UE che del DCS globale IMO (Data Collection System).