International Chamber of Shipping: “Shipping Industry Flag State Performance Table”

La International Chamber of Shipping ha pubblicato il rapporto 2012 sullo stato delle performance dell’industria armatoriale del mondo. Il rapporto può essere consultato direttamente sul sito ufficiale della ICS. Il direttore relazioni esterne della ICS, , nel presentare alla stampa il rapporto 2012 ha detto: “ Il nostro lavoro è destinato a incoraggiare gli armatori a mantenere un dialogo con le proprie amministrazioni di bandiera  al fine di effettuare eventuali miglioramenti che potrebbero essere necessarie per una migliore sicurezza della navigazione, più salvaguardia dell’ambiente marino e dignitose condizioni di lavoro per gli equipaggi delle navi”.

Nel rapporto di quest’anno, la ICS ha incluso alcuni nuovi Stati di bandiera di navi che alcuni armatori stanno privilegiando; ci si riferisce alla Moldavia ed alla Sierra Leone i quali si aggiungono alla Bolivia, e Mongolia; stati che a volte presentano dei parametri non standard in più settori, soprattutto nelle condizioni di lavoro dei marittimi. Certamente, questi Stati di bandiera di molte navi,  a volte compaiono nella port state control “white list”, perché molti degli Stati dei loro approdi non hanno ancora ratificato una o due convenzioni internazionali delle più recenti.

La ICS ci tiene a sottolineare che, nella moderna industria dello shipping , oggi globalizzata, le distinzioni tra le cosiddette “bandiere- tradizionali” ed i Registri di classificazione navale “aperti” sono sempre più insignificanti e dal punto di vista pratico inutili. Nel rapporto la ICS formula una tabella dove la maggior parte dei registri aperti, come la Liberia e le Bahamas, figurano tra i migliori performer al pari di alcuni registri europei o di flag come il Giappone, Hong Kong e Singapore, premiate perché svolgono bene il loro dovere.

Sul fronte del trasporto marittimo, la ICS ritiene che con l’introduzione del codice , le prestazioni (parametri positivi sulla safety) sono nettamente migliorate e hanno accettato il concetto di trasparenza sulle best practice delle amministrazioni di bandiera; come pure, la ICS ha condiviso di sostenere lo schema dell’audit obbligatorio, secondo la decisione dell’IMO.