Il governo ha la consapevolezza «che le iniziative delle Autorità portuali, alle quali è lasciata la responsabilità di innescare i processi di costruzione dei sistemi logistici regionali, potranno essere efficaci solo se avviate e gestite in un quadro di autonomia e di responsabilità piena, assumibile solo se le stesse potranno contare su risorse proprie e rischiare risorse proprie».
Lo ha detto il vice ministro alle infrastrutture Mario Ciaccia, intervenendo all’inaugurazione dell’Anno Portuale a Venezia. Proprio riguardo al completamento della autonomia finanziaria dei porti – «autonomia che ancora non siamo riusciti a realizzare» ha aggiunto – e alla ripresa dei cantieri delle costruzioni, per Ciaccia si tratta idi individuare «forme di copertura idonee a consentire finalmente la conclusione di questo indispensabile processo di autonomia.
È su questo punto che mi sto sforzando di dimostrare come la crescita dell’infrastrutturazione possa consentire un naturale incremento dell’Iva attualmente prodotta nei porti e, di conseguenza, coprire, almeno in parte, la spesa necessaria. Così come è necessario – ha sottolineato – rendere neutra l’Iva per le nuove costruzioni, che possono diventare ulteriore volano di crescita per l’economia».