La Puglia ed il Mediterraneo

Parlare di traffici e flussi marittimi globali ed europei in particolare, si scopre che il ruolo strategico del Mediterraneo è in una continua evoluzione; anche ad un anno dalla “primavera araba”.

Da mare periferico rispetto ai sistemi portuali nord-europei per tutti gli anni settanta/ottanta del secolo scorso, a posizione centrale a seguito dei cambiamenti dell’economia globale e globalizzata, al punto che, oggi, si parla di “portualità mediterranea”.

Per la progressiva concentrazione dei centri di produzione nell’area dell’Estremo Oriente-Pacifico, il baricentro dei traffici marittimi internazionali si è posizionato nel  focal-point del flusso del Pacifico e delle rotte commerciali che si snodano lungo l’asse Far East/Europa; il tale situazione, il Mediterraneo è divenuto un passaggio “obbligato”.

Oggi, però, con una certa cautela,  per via della “” in atto e per il fenomeno della all’interno del Golfo di , che, ostacolando il passaggio da Suez, ne limita il pieno sviluppo di questo mare. La caratteristica geografica del Mediterraneo, per la vicinanza delle sue sponde, lo rende un sistema efficace di trasporto, garantendo sulla modalità marittima, tra i Paesi della Ue e quelli ad est e a sud dello stesso mare.

In quest’ottica si inserisce il Mezzogiorno d’Italia ed in particolare la che diviene una “piattaforma logistica” naturale per i Paesi del MENA ( and North Africa). Perciò, occorre incrementare il numero delle linee marittime che collegano i porti pugliesi ai porti di questa regione marittima; attivare servizi per merci rotabile, container ed altro con linee dirette da Bari, e con una certa regolarità.

Per fare questo, il nostro governo regionale dovrà avere più coraggio per una politica più incisiva volta a creare e a potenziare infrastrutture logistico/portuali (distrimar), per consentire accessi a nuovi mercati, anche in previsione del “dopo-crisi”, in cui tutto non sarà come prima. Una adeguata “port strategy” pugliese, comprensiva dei tre sistemi portuali, rivolta a rendere il sistema logistico regionale orientato allo sviluppo dell’import/export marittimo.