Anche per le patenti nautiche basterà segnare con una crocetta la risposta esatta di un quiz. La mentalità della “città della pietra” prevarrà su quella della “città d’acqua”. Poi, quando il diportista della domenica si troverà a fronteggiare un “sinistro” marittimo, aprirà la “busta” A, B, o C e si salverà rispondendo ad un quiz.
L’esame di teoria, secondo il comunicato ministeriale, sarà effettuato tramite dei quesiti scritti e sarà in via sperimentale in alcuni Uffici Marittimi e della Motorizzazione Civile, scelti dal Ministero, dal primo gennaio al fine di febbraio 2012. Tale sperimentazione riguarderà gli esami per il conseguimento delle patenti di categoria A e C, cioè quelle relative alle imbarcazioni da diporto, entro le 12 miglia e senza limiti dalla costa.
In particolare la “prova di carteggio”, solo per le patenti senza limiti, si svolgerà secondo le modalità ordinarie, anche perché per le patenti “entro” non è prevista; mentre per le patenti a motore (entro le 12 miglia) si avranno 20 quesiti e 25 quesiti per quelle a vela (20 di base e 5 di vela). Per le patenti, senza limiti, a motore si avranno 25 quesiti (20 di base e 5 specifici); per quelle a vela, sempre senza limiti, 30 quesiti (20 di base, 5 di vela e 5 di integrazione).
I quiz di base (20) saranno a risposta multipla: su 60 risposte complessive, si possono commettere solo 15 errori, a patto che non si compia più di 1 (uno) errore in più di 4 quesiti. Per i quiz specifici (5), il candidato deve indicare solo la risposta vera; non si deve commettere più di 1 (uno) errore; mentre i quiz (5) di integrazione saranno a risposta multipla: su 15 risposte complessive, si possono al massimo 4 errori, a patto che non si compia più di 1(uno) errore in più di 1 (uno) quesito.
Nella fase sperimentale, che sarà avviata dopo la pubblicazione di una specifica circolare, nulla cambia riguardo i programmi d’esame, che restano quelli previsti dagli allegati D ed E del DPR 431/97. Al termine di questa breve sperimentazione, gli Uffici riprenderanno a svolgere gli esami secondo le modalità ordinariamente adottate, e l’adozione definitiva su tutto il territorio nazionale dei nuovi programmi d’esame e delle nuove modalità d’esame a quiz avverrà con l’emanazione del provvedimento previsto dall’art. 29 del DM 146/08 (Regolamento di attuazione del Codice della nautica da diporto).
Tutti gli esperti di didattica e di docimologia sanno che le prove a quiz riescono a valutare una certa conoscenza (saperi) di una certa istruzione disciplinare; ma sicuramente non riescono a valutare una formazione ad “essere”(saper fare e saper essere, la knowledge con capacità ed abilità); e comunque ne occorrono un numero superiore a quaranta e con un minimo di cinque risposte. Ci saranno le assicurazioni ed i mezzi di soccorso, specie se a preparare i diportisti saranno le infinità di scuole per patenti nautiche del week-end.
Foto: Simone Rella