Il 4 novembre, come disposto da un’ordinanza della Capitaneria di porto, lo scalo brindisino è stato interdetto, nella parte media e interna, al transito di qualsiasi imbarcazione.
Nelle quattro ore a disposizioni due rimorchiatori hanno trasportato al largo della costa un tubo di gomma di 350 metri utilizzato da Eni per riattivare il pozzo petrolifero Aquila 1. L’ordinanza ha consentito di limitare il traffico per lo spostamento di questo tubo fino alla piattaforma dove si trova anche la nave Psfo Firenze.
Sulla perpendicolare del vecchio pozzo, attivo dal 2000 ma rimasto inutilizzato negli ultimi anni, si sta provvedendo infatti alle operazioni di riapertura. Il tubo di gomma è necessario proprio per collegare l’imboccatura del pozzo alle navi che arriveranno.
Contemporaneamente Eni sta realizzando il ponte per l’attracco e sta provvedendo a collaudare l’intera struttura off shore. Il pozzo sarà riaperto entro il 2012 e, secondo le prime previsioni, ci saranno almeno otto navi che si riforniranno attraverso questo pozzo.