Puglia Corsara, il programma per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche e della piattaforma logistica regionale, ha previsto una specifica struttura di governance inclusiva e partecipata con le altre istituzioni locali e gli attori dello sviluppo regionale per vincere le difficoltà procedurali, le resistenze sociali, i limiti finanziari, le fisiologiche inerzie che si interpongono nel corso della realizzazione delle infrastrutture.
“Stiamo sperimentando – ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture strategiche Guglielmo Minervini in apertura del Comitato di Regia – stiamo provando a trovare un approccio adeguato all’infrastrutturazione del territorio. La sfida nasce con Puglia corsara in cui abbiamo definito la visione di Puglia che è confluita nell’Intesa generale quadro siglata con il Governo.
Dentro ci sono due intuizioni che rappresentano una conquista nevralgica. La prima: si vince solo acquisendo come patrimonio comune l’idea di sistema regionale, cedendo alle pulsioni di tipo localistico non si va da nessuna parte. La seconda è che in un tempo in cui occorre fare delle scelte strategiche, anche sulla realizzazione delle infrastrutture, con Puglia corsara, non abbiamo detto solo ciò che dovevamo fare, ma che dovevamo governare dei processi.
Costruire un motore che ci consenta di tenere il passo”. La struttura di governance è costituita da 4 comitati. Il primo è la Cabina di Regia ‘politica’ del quale fa parte un delegato del Ministero delle infrastrutture, i presidenti di Provincia, i sindaci dei Comuni capoluogo, il presidente della commissione infrastrutture del consiglio regionale, i presidenti delle autorità portuali, l’amministratore di aeroporti di Puglia, i segretari regionali dei sindacati confederali, i presidenti delle associazioni datoriali.
“E’ il luogo – spiega Minervini – nel quale si condividono le grandi scelte strategiche sulle infrastrutture, si orientano le politiche della mobilità e il luogo dove possa prender corpo la lobby che difende la Puglia. Occorre fare quadrato rispetto ad alcuni obiettivi comuni, è una richiesta anche alla politica. Un invito a guadagnare efficacia su alcune grandi questioni, come ad esempio l’alta capacità Napoli-Bari, la Termoli–Lesina, il nodo Ferroviario di Bari, la Piastra logistica”. A seguire gli altri insediamenti.
Il Comitato Infrastrutture, è il tavolo tecnico, che oltre le presenze istituzionali vede un allargamento ai vertici di Autostrade, Aeroporti di Puglia, Anas, direzione di Trenitalia e Rfi e ai presidenti di Ferrovie del Gargano, Ferrotranviaria, Ferrovie Appulo Lucane, Ferrovie del SudEst.
Nel pomeriggio il Comitato Mobilità cui è demandata la governance delle problematiche inerenti ai sistemi di mobilità e al trasporto pubblico locale e il Comitato Servizi Logistici di cui fanno parte i rappresentanti di FederTrasporti, Assotrasporti, dei distretti logistici, tecnologici e produttivi regionali, di interporto, del consorzio autotrasportatori, del Distripark e dei principali operatori della logistica regionali.
“Se mettiamo a valore il peso istituzionale e sociale di ciascuno – ha concluso Minervini – possiamo incidere sulle decisioni. Dobbiamo lavorare in modo sistemico e con la creazione di una agenda di priorità. A settembre partirà la discussione delle singole questioni”.