Il settore marittimo inglese naviga in acque agitate

La Gran Bretagna basa tutto il proprio sviluppo economico sulla importazione ed esportazione dei prodotti movimentati da navi e da operatori marittimi per circa il 90%.

In questo periodo, con i tagli della spesa pubblica, il settore della Marina Mercantile stenta a recuperare i risultati degli ultimi 10 anni.

Il  Governo sta riducendo i fondi soprattutto per la sanità marittima, assistenza sociale e per la formazione marittima, con conseguente , per cui lo status della Gran Bretagna, come importante centro marittimo mondiale, è gravemente compromesso.

Una specie di “manovra” finanziaria portuale, dove il personale marittimo dei dock,  porti  e di  marittimi imbarcati subirà notevoli riduzioni. Vi saranno revisioni delle quote d’imposta sul tonnellaggio (qualcuno propone l’annullamento); i servizi di essenziali, come emergenza e antincendio offshore saranno razionalizzati in un numero inferiore rispetto ad oggi;

il centro di coordinamento di soccorso marittimo sarà dimezzato (perdendo circa 300 posti di lavoro); mentre il lavoro dell’Agenzia e sondaggi Guardia costiera ridimensionato, lasciando il compito della a società di classificazione private.

Una situazione, non rosea, se consideriamo che la domanda dei servizi di emergenza nelle acque del Regno Unito è  in netto aumento, in questi ultimi anni, e la (), pur attraversando un periodo di grande pressione finanziaria, sta vivendo una carenza di personale mai riscontrata.

Il Governo ha tagliato anche i fondi agli per e sbarchi di ufficiali e marittimi, intesi da sempre, come sostegno all’occupazione di giovani inglesi. I principali sindacati  del Regno Unito, coadiuvati da molte associazioni di categoria, sono in continua mobilitazione per la preoccupante situazione di crisi, iniziata finanziariamente e sta finendo occupazionale.

L’allarme che  il cluster marittimo inglese lancia è che il governo ha bisogno di lavorare con l’industria marittima e di sviluppare una politica marittima concordata con obiettivi chiaramente definiti per il futuro della britannica e dei marittimi nazionali.

Il governo deve dimostrare il suo impegno per  tutto il comparto marittimo, in quanto è  un settore vitale per il futuro della Gran Bretagna. Altre latitudini, dove il “senso marittimo” ordina di non “tagliare” lo shipping, se confrontiamo tutto ciò con il nostro Paese di …navigatori!