A una settimana esatta dall’inizio delle regate arriva una medaglia per la vela italiana nei Giochi Olimpici di Paris 2024 nella venue di Marsiglia; la cagliaritana Marta Maggetti, partita dalla semifinale grazie ai risultati delle qualifiche, regala alla squadra azzurra il metallo più prezioso, nel giorno in cui tre anni fa Ruggero Tita e Caterina Banti avevano vinto a Tokyo 2020.
3 agosto, data da ricordare, che diventa per l’Italia della vela storica: nel Windsurf Femminile arriva una splendida medaglia d’Oro di Maggetti che corona una settimana ad altissimi livelli. L’atleta azzurra arrivata terza nella prima fase ha diritto a partecipare alle medal series partendo dalla semifinale. Prova combattutissima che proprio all’ultima boa la vede arrivare al secondo posto e accedere alla finale a tre che definirà il colore della medaglia. “Non sono partita benissimo – commenta Maggetti – ma ho cercato di tenere la scia delle mie avversarie. La finale è stata durissima e ho aspettato il momento per attaccare. Ho scelto il momento giusto e sono arrivata prima alla terza boa.” Poi l’ultimo passaggio e l’arrivo: “Mi tremavano le gambe, il mio unico pensiero era arrivare alla fine. Tagliare il traguardo è stata una liberazione.”
Una grande festa che investe i colori azzurri e un radioso Presidente FIV Francesco Ettorre: “Una giornata splendida, complimenti a Marta e a tutti quelli che hanno lavorato per rendere possibile questo momento. Vincere una medaglia d’oro è frutto di un grande lavoro e percorso fatto in questo quadriennio. Marta ha saputo capitalizzare al meglio i suoi sforzi ed è stata premiata. Siamo orgogliosi di lei. Per la vela italiana un altro prestigioso traguardo.”
Queste le dichiarazioni di Marta Maggetti: “devo ancora capire cosa voglia dire questo successo. Per me al momento c’è la grande emozione di avere vinto una regata, importantissima. Devo metabolizzare il tutto. Per me un momento straordinario nel quale voglio ricordare tutti quelli che mi sono stati vicini e che hanno contribuito con la loro presenza e professionalità ad arrivare a questa medaglia. Un ringraziamento speciale ai miei cari, al CONI, alla Federazione Vela, ai tecnici, alle Fiamme Gialle. Il momento più difficile è stato in semifinale quando ho dovuto lottare con i denti per accedere alla finale che voleva dire medaglia. È stata una settimana davvero complessa, il vento ci ha fatto soffrire e oggi il mistral finalmente arrivato a soffiare ben disteso mi ha portato alla vittoria.”
Così il tecnico Windsurf della Squadra Italiana, Riccardo Belli dell’Isca: “Evidentemente doveva andare proprio così; ha deciso di farmi scoppiare il cuore di gioia con una layline vincente, aspetto tecnico su cui abbiamo insistito tanto, per migliorare, in questi tre anni sul gommone al suo fianco.”
Nell’altra medal series purtroppo Nicolò Renna esce subito ai quarti classificandosi terzo subito dietro l’olandese e il britannico. Conclude così la sua Olimpiade al sesto posto finale.
Per quanto riguarda le altre classi in gara nei singoli maschili Chiavarini chiude le due prove in programma con un diciassettesimo e un ventisettesimo posto trovandosi adesso in classifica generale al tredicesimo posto. Per il singolo femminile tre prove per recuperare la prova non disputata nel primo giorno di regate. Chiara Benini Floriani totalizza due decimi e un diciottesimo posto; è settima in classifica generale.
Il Mixed dinghy disputa altre due prove che registrano un dodicesimo e un quindicesimo posto che li porta al dodicesimo posto in classifica.
Esordio infine per il catamarano misto che ha visto Tita Banti chiudere le tre prove in programma con un 1-1-2 che li porta al primo posto generale.
“Siamo partiti bene, con tre buone prove. La regata è ancora lunga, bisogna mantenere la concentrazione fino alla fine.” Queste le dichiarazione dei due. Così, alla fine della giornata, il Direttore Tecnico Michele Marchesini: “Ci aspettavamo molto dai nostri Windsurf e così è stato. Maggetti ha saputo gestire con equilibrio tutta l’Olimpiade. E questo ha fatto la differenza. Ottime le qualifiche prima, sempre in bib blu o rosa, e quindi la semifinale, dove evidentemente lei e l’israeliana avevano un margine tecnico da gestire su Cina e Perù. In finale Maggetti ha atteso il momento giusto e sfruttato la propria velocità in bolina e la perfetta valutazione della sulla lay-line di sinistra, sbagliata invece dalle sue avversarie. Marta è nella nostra squadra da quando era poco più di una ragazzina, ne è uno dei centri pulsanti sono felicissimo per lei. Mi complimento con Chicco Belli dell’Isca il tecnico che ha seguito Maggetti in squadra in questi tre anni dopo Tokyo, preparandola per vincere un titolo Mondiale e quello Olimpico e con Adriano Stella che ha fatto un lavoro perfetto in acqua in questi giorni. Spiace per Renna, una occasione mancata, mi confronterò con il ragazzo e sono certo che saprà rialzarsi. Oggi ottimo inizio per Tita e Banti, ma è appunto solo l’inizio. Vediamo il meteo nei prossimi giorni.”