Talamone (Grosseto)-Il Comitato Salviamo Talamone apprende con soddisfazione l’avvio del ricorso al Tar della Toscana, annunciato oggi dal Consorzio il Molo di Talamone, che rappresenta l’80% degli attuali titolari delle concessioni del porticciolo talamonese. Siamo di fronte, finalmente, a un atto concreto, rilevante sia sul piano giuridico sia sul versante politico: l’iter giudiziario è un’azione determinante per la tutela della stragrande maggioranza delle piccole imprese e delle associazioni sportive dilettantistiche dell’approdo della Maremma che, nelle intenzioni del Comune di Orbetello, dovrebbe essere trasformato in porto turistico.
L’avvocato Pierluigi Chech, incaricato dall’assemblea del Consorzio, ha grande competenza su queste materie ed è un profondo conoscitore delle dinamiche del territorio. È assai importante, inoltre, la richiesta di accesso agli atti contro la discutibile secretazione del fascicolo: l’obiettivo è costringere il Comune di Orbetello a fare finalmente chiarezza, desecretando atti che sono di interesse pubblico. Una parte cospicua della documentazione presentata dalla Società Porto Turistico di Talamone, il cui progetto, già approvato col bando di Ferragosto e formalmente acquisito dall’amministrazione comunque, è, di fatto, inaccessibile.
Frattanto, il Comune di Orbetello deve ancora formalizzare l’intenzione, resa nota il 20 settembre in una riunione ufficiale, di voler prorogare tutte le attuali concessioni balneari, comprese quelle per i pontili, in linea con quanto stabilito dal governo con il decreto legge 131 del 2024. Una promessa che l’amministrazione comunale deve formalizzare, quanto prima, con una comunicazione agli attuali titolari delle “licenze” marittime. La proroga porterebbe la scadenza delle concessioni dal 31 dicembre prossimo al 30 settembre 2027 e sarebbe una parziale soluzione alla vicenda.