Presentato il progetto di riqualificazione dell’area retroportuale di Gioia Tauro.

retroportuale di Gioia Tauro

Ieri sera, nell’ambito del Festival “Visioni Collettive – Magnifica San Ferdinando” in programma a San Ferdinando dal 29 luglio al 2 agosto, organizzato dall’associazione Disio con il Patrocinio del Comune di San Ferdinando, è stato presentato il progetto di riqualificazione dell’area .

Tra i relatori presenti, Maria Vittoria Marini Clarelli del MIC, l’artista Paola Grossi Gondi, che ha donato l’opera Filo Rosso per San Ferdinando, Pietro Sacchetti, Direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, con il professore Francesco Scialò, e il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, che ha sottolineato quanto sia importante l’ulteriore crescita del porto di Gioia Tauro per lo sviluppo socioculturale del territorio, in quanto attraverso l’offerta di nuovi posti di lavoro si offre alla collettività un’alternativa alla malavita e un’occasione di visione del proprio futuro in Calabria.

Al centro dell’intervento dell’Autorità di Sistema portale, il dirigente dell’area Tecnica dell’Ente, Maria Carmela De Maria, ha illustrato i lavori di riqualificazione dell’asse attrezzato, l’arteria che da San Ferdinando costeggia il porto e giunge a Gioia Tauro.
I lavori sono stati affidati e l’avvio effettivo avrà inizio nel prossimo mese di settembre, per un complessivo valore di 12 milioni di euro, di cui 6 milioni ottenuti tramite la Finanziaria 2019 e altri 6 mln di euro attraverso il PON Infrastrutture e Reti 2014/2020.

Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di opere di riqualificazione nell’ambito del decoro urbano dell’area industriale retroportuale, come la realizzazione della pista ciclabile, con annessa area per attività sportive, la nuova illuminazione a luci led, aree verdi, percorso pedonale, parcheggi e riammodernamento delle corsie dell’intero asse attrezzato. Elemento distintivo del progetto è l’attenzione rivolta alla tutela dell’ambiente e quindi alla sostenibilità degli interventi, per cui il dirigente De Maria ha evidenziato il pieno rispetto dei criteri minimi ambientali nell’uso dei materiali che saranno completatamene riciclabili.