CIVITAVECCHIA– Si è tenuta ieri la seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale presieduta da Pino Musolino.
Oltre al Presidente dell’AdSP e al Segretario Generale Paolo Risso, erano presenti il componente designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, il componente designato da Città Metropolitana di Roma Capitale Pino Lotto e il componente designato dal Comune di Civitavecchia Arch. Emiliano Scotti, oltre ai rappresentanti delle Capitanerie di Porto di Civitavecchia e Gaeta.
Il Comitato ha approvato all’unanimità, tra le varie delibere, quella relativa all’incremento della aliquota della sovrattassa sulle merci imbarcate e sbarcate nel porto di Civitavecchia, finalizzata al finanziamento dell’ulteriore prolungamento dell’antemurale.
“Si tratta di un’opera – ha spiegato il presidente dell’Adsp Pino Musolino – che oltre ad avere una forte valenza dal punto di vista dello sviluppo infrastrutturale dello scalo, è molto importante anche per la sicurezza della navigazione”.
Un aspetto, questo, confermato anche dal Direttore Marittimo del Lazio, Contrammiraglio Filippo Marini: “Come già espresso anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, questo intervento porta un beneficio evidente per la sicurezza della navigazione, per la capacità evolutiva in quel tratto del canale e per la darsena servizi”.
“L’opera – ha ripreso Musolino – è stata finanziata nel PNRR per circa 60 milioni ed il costo è lievitato dai 69 milioni originariamente previsti a circa 106 milioni con l’aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime. L’Adsp coprirà i rimanenti 45 milioni con un ulteriore tiraggio del mutuo BEI e per far fronte agli oneri finanziari dell’operazione si è reso necessario ricorrere all’aumento dell’aliquota della sovrattassa per 0,724 euro a tonnellata. Ne avremmo fatto volentieri a meno, trattandosi di una misura recessiva, però necessaria a non perdere 60 milioni di risorse pubbliche, per i quali entro il prossimo 31 dicembre è necessario avere stipulato una obbligazione giuridicamente vincolante, e la possibilità di realizzare un’opera così importante. L’aumento comunque entrerà in vigore dal prossimo primo gennaio e qualora ci fosse la possibilità di reperire diversamente i 45 milioni mancanti, è già previsto un annullamento totale o parziale dell’incremento dell’aliquota”.
Tra le altre delibere approvate, quella relativa all’inserimento dell’area ex Privilege nel piano di configurazione strategica della zona commerciale e di quella settentrionale del porto.
“Non commetteremo lo stesso errore per la terza volta – ha dichiarato Musolino – dopo essere riusciti a recuperare un’area di pregio del porto, che giova ricordare dal punto di vista della destinazione d’uso non è mai stata adibita a cantieristica, come del resto era normale che fosse, distando alcune centinaia di metri dall’acqua. Il compendio sarà dedicato alla logistica e speriamo che presto sia liberato anche dall’ingombrante presenza dello scafo, diventato un vero e proprio simbolo di un gigantesco fallimento. Abbiamo invitato gli stakeholder a presentare idee e proposte per il miglior utilizzo di quell’area, mentre la cantieristica avrà la sua naturale collocazione, prevista anche nel Piano Regolatore Portuale, alla Mattonara”.
Al termine della seduta, il Presidente Musolino a nome dell’ente e di tutto il cluster portuale ha salutato e ringraziato per il lavoro svolto il Contrammiraglio Filippo Marini, che da fine giugno lascerà il comando del porto di Civitavecchia e della Direzione Marittima del Lazio per assumere lo stesso incarico a Venezia, con il grado di Ammiraglio.
Sia Musolino che lo stesso Marini hanno sottolineato come siano stati due anni di collaborazione proficua e positiva sia sotto l’aspetto professionale che dal punto di vista umano.