Valenciaport primo porto al mondo con trailer alimentati idrogeno sui piazzali dei terminal

Valenciaport

Gruppo Grimaldi soddisfatto dei test sperimentali: questa operazione, la prima, è stata supervisionata dal team tecnico delle ente ATENA, VALTE, Gruppo Grimaldi, Centro Nazionale Idrogeno, Carburos Metálicos e Fondazione in qualità di coordinatore di questa iniziativa

Valencia. Il porto di Valencia è oggi il primo porto al mondo a utilizzare un trattore stradale 4×4 alimentato a idrogeno verde per movimentare i container all’interno dei suoi terminal.
Si tratta di un ulteriore passo nella roadmap che l’Autorità Portuale di Valencia (PAV) è impegnata per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero entro il 2030.

Un evento storico per l’intera comunità portuale di Valencia e per il sistema portuale mondiale. Questa mattina il trattore portuale 4×4, sbarcato la scorsa settimana nell’area portuale, ha effettuato il primo test operativo presso il Valencia Terminal Europa (VALTE) del Gruppo Grimaldi sotto la supervisione del team di ispettori del progetto europeo H2PORTS.

In particolare, il trattore, alimentato con idrogeno verde, ha dimostrato la sua autonomia, affidabilità e potenza presso gli stabilimenti VALTE. Prima ha eseguito un test a vuoto, con solo la testa del trattore senza carico, quindi ha agganciato un rimorchio per camion e ha fatto il giro del terminal. Il test è stato osservato da più di 40 tecnici, supervisori e rappresentanti delle aziende partecipanti al progetto, che hanno osservato la particolarità usata della combustione dell’idrogeno.

Dopo i test, il presidente del PAV, Joan Calabuig, ha sottolineato che “è molto importante per l’obiettivo della totale decarbonizzazione del porto nel 2030 vedere che il porto di Valencia è all’avanguardia in Europa e nel mondo quando si tratta di introdurre il primo camion 4X4 che sta già operando per la prima volta a Valencia usando idrogeno verde”.

Calabuig ha confermato questa prima operazione in situ, “un evento eccezionale che ci riempie di orgoglio e che mostra per la prima volta al mondo nel porto di Valencia questa tecnologia che elimina completamente l’inquinamento”.

In questa direzione, il capo di Valenciaport ha ribadito “l’impegno che stiamo assumendo per queste tecnologie” e ha rimarcato che “siamo solo all’inizio del nostro impegno per introdurre l’idrogeno come elemento centrale della mobilità. È l’inizio di un percorso che porterà a una straordinaria trasformazione nel campo della mobilità”.
Da parte sua, Domenico Ferraiuolo, amministratore delegato di Valencia Terminal Europa (VALTE) e Grimaldi Ports, ha indicato che “avanzare nella decarbonizzazione delle navi e dei macchinari dei terminal terrestri a zero emissioni è un obiettivo molto importante per Valencia e per il Gruppo Grimaldi. Entrambe le istituzioni sono molto impegnate nella decarbonizzazione del trasporto marittimo. L’evento di oggi ne è un esempio”.

Anche Antonio Crespo, direttore di VALTE, ha affermato che “è stato un lavoro molto lungo, quasi due anni con questo progetto, con tante persone coinvolte. Vederla funzionare oggi, e con ottimi parametri qualitativi e di sicurezza, è motivo di grande orgoglio”.

Lionel Boillot, Project Officer Clean Hydrogen JU della Commissione Europea, ha sottolineato che “questa è la prima volta che questo macchinario ha lavorato con risultati spettacolari per aiutare a spostare i container all’interno del porto di Valencia senza emissioni. Questa motrice utilizza idrogeno verde che, attraverso una cella a combustibile e batterie, trasforma l’idrogeno in elettricità per muovere questa attrezzatura che farà funzionare i container all’interno di un terminal”.

E ha sottolineato che “è la prima volta in Europa e nel mondo che vediamo questa tecnologia applicata alle operazioni portuali. È un progetto che unisce contributi di fondi europei, aziende e centri di ricerca. Sono soluzioni per il futuro che stanno già funzionando nel porto di Valencia”.

A questo proposito, Antonio Torregrosa, direttore della Fondazione Valenciaport, ha indicato che “questi primi test stanno andando molto bene. Ancora una volta siamo riusciti ad essere il primo porto in Europa a testare una tecnologia all’avanguardia al servizio del miglioramento delle operazioni e della sostenibilità delle nostre azioni. Uno degli elementi di competitività di questo porto è stata l’innovazione. Per questo da tempo stiamo testando ogni tipo di tecnologia che ha reso questo porto uno scalo di riferimento nel mondo in termini di sostenibilità, digitalizzazione ed efficienza”.

Questa prima operazione è stata supervisionata dal team tecnico delle ente ATENA, VALTE, Gruppo Grimaldi, Centro Nazionale Idrogeno, Carburos Metálicos e Fondazione Valenciaport in qualità di coordinatore di questa iniziativa.
La motrice 4×4 è la prima unità alimentata a idrogeno al mondo ed è stata sviluppata da ATENA, un centro di ricerca e tecnologia composto da Università, Istituti di Ricerca e aziende private con sede principalmente nella Regione italiana della Campania.

València, il primo porto in Europa a incorporare le tecnologie dell’idrogeno per ridurre l’impatto ambientale delle sue operazioni Va notato che il porto di Valencia dispone da gennaio di una stazione di rifornimento d’idrogeno, nell’ambito del programma H2PORTS. È l’unico impianto in grado di provvedere al fabbisogno dei terminal attraverso il generatore mobile d’idrogeno e il serbatoio fisso che immagazzina questo combustibile. Erano già state fatte le prove di carico d’idrogeno presso il generatore d’idrogeno del porto; la stazione di rifornimento di questo ‘carburante del futuro’ è stata posta sulla banchina Xità.

Il Porto di Valencia accelera nel suo impegno nella lotta al cambiamento climatico e alla decarbonizzazione. I tecnici di Valeciaport, del National Hydrogen Center e della società Carburos Metálicos che partecipano a questa iniziativa, supervisioneranno quest’operazione che si svolge per la prima volta in un porto spagnolo.