E’ uscito un nuovo saggio, intitolato “Gaeta e il suo diritto marittimo“, edito da Passerino e disponibile in formato e-book, che ricostruisce un aspetto poco conosciuto di una delle “Repubbliche Marinare” che si sono rese protagoniste del nostro glorioso passato:Gaeta.
Il volume è stato curato da Alfonso Mignone, salernitano, avvocato salernitano specializzato in Diritto della Navigazione e dei Trasporti non nuovo a pubblicare saggi riguardanti la storia marittima del Mezzogiorno d’Italia.
Nel libro si ricostruisce il percorso che ha portato la città pontina, dotata di un porto strategico perfettamente inserito nella rete mediterranea di cabotaggio con torri, fari, banchine, cantieri navali, magazzini, apotèche e persino una borsa valori, a dotarsi di una propria regolamentazione dei traffici marittimi, della pesca, dei marinai, della sicurezza della navigazione e del procedimento per la risoluzione delle controversie mercantili o comunque afferenti al ramo marittimo.
Gli istituti giuridici sono di chiara derivazione romanistica per via dell’originario status di Ducato “satellite” di Bisanzio, condiviso con Napoli, Amalfi e Sorrento, durante l’Alto Medioevo.
Nati da consuetudini marittime si tramutarono poi in precetti che le autorità cittadine vollero inserire negli Statuta, Privilegia et Consuetudines Civitatis Caietae dati alle stampe nel 1553.
Ampio spazio è, inoltre, dedicato anche alle attività notarili di redazione dei contratti marittimi e ai privilegi commerciali che i Gaetani riuscirono ad ottenere sotto le varie dominazioni.
Ancora una volta Mignone ci sorprende facendo rivivere la tradizione mercantilistica di uno dei borghi più attraenti dal punto di vista storico e naturalistico e offrendoci spunti provenienti dal passato per comprendere il presente e, soprattutto, memori delle nostre eccellenze, pianificare il futuro.