Le filiali di Enagás, Scale Gas e Knutsen inaugurano la prima nave per il rifornimento di Gnl hanno inaugurato presso il terminale di rigassificazione di Barcellona la prima nave bunkeraggio di GNL costruita in Spagna
(Nella foto, da sinistra a destra: Trygve Seglem, fondatore e proprietario di Knutsen; Arturo Gonzalo, consigliere delegato di Enagás; Lluís Salvadó, presidente del Porto di Barcellona; e Óscar Fernández, presidente di Shell Spagna; fonte: Enagás)
Barcellona. Il porto di Barcellona introduce la prima nave di rifornimento di Gnl Scale Gas, controllata di Enagás, la ‘Haugesund Knutsen’, noleggiata da Shell Spain e costruita dal cantiere spagnolo Astilleros Armón Gijón, e sarà di base nel porto di Barcellona.
L’amministratore delegato di Enagás, Arturo Gonzalo, ha commentato: “Questa iniziativa è inquadrata all’interno di un progetto europeo che Enagás sta coordinando nell’ambito della strategia LNGhive2, guidata da Puertos dell’Estado, volta a promuovere lo sviluppo del mercato del Gnl come combustibile marino sostenibile e garantire l’approvvigionamento in porti, in linea con la Direttiva Europea 94/2014 sui combustibili alternativi”.
L’Haugesund Knutsen ha avuto il suo battesimo nel porto di Barcellona, dove caricherà e fornirà Gnl come carburante alle navi, così come nelle aree adiacenti.
La nave ha una capacità di stoccaggio di 5.000 m3, con due serbatoi bilobati da 2.500 m3 ciascuno, e una capacità di alimentazione di Gnl di 1.000 m3/h. La nave, 92,75 metri di lunghezza, 16,90 metri di larghezza e 4,25 metri di pescaggio, è conforme alle misure di sicurezza stabilite dai Regolamenti dell’UE e servirà i clienti nella regione del Mediterraneo, svolgendo un ruolo chiave nella sicurezza energetica della regione.
Il fondatore e proprietario di Knutsen, Trygve Seglem, ha aggiunto: “L’Haugesund Knutsen ribadisce la linea strategica di Knutsen, iniziata 15 anni fa con Pioneer Knutsen, di scommettere sul Gnl su piccola scala come strumento per rafforzare l’uso del Gnl come combustibile marino e quindi aiutare a decarbonizzare e migliorare l’ambiente in Europa e nel Mediterraneo”.
La costruzione della nave fa parte del programma di aiuti ai trasporti del Connecting Europe Facility dell’UE che ha stanziato nove milioni di euro per la sua realizzazione, e lo è stata possibile grazie agli sviluppi e ai progressi conseguiti dalle iniziative pubblico-private ‘CORE LNGas hive’ e ‘LNGhive2′, a cui partecipano 49 partner (21 pubblici, di cui 13 Autorità Portuali, e 28 privati o industriali).
Rispetto ai carburanti tradizionali, il Gnl elimina il 100% delle emissioni di ossidi zolfo (SOx), tra l’80 e il 90% di ossidi di azoto (NOx) e il 25% di CO2. Con l’uso del Gnl come combustibile marino in Spagna si potrebbero e ridurre le emissioni a circa 2 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030, che equivarrebbero all’immissione sul mercato di più di un milione di veicoli elettrici.
In occasione della messa in servizio della nave, l’evento ha visto anche l’adeguamento del piccolo molo del rigassificatore Enagás di Barcellona, inserito nel Piano + SE (Plan Más Seguridad Energética) del Governo spagnolo.
In questa linea, i sette impianti di rigassificazione in Spagna sono già adeguati alla fornitura Gnl alle navi e alla maggior parte dei porti. Nel 2022 sono già operativi 13 porti in Spagna nel fornire Gnl alle navi.
Gonzalo e il presidente del porto di Barcellona, Lluís Salvadó, hanno anche firmato un memorandum d’intesa per promuovere congiuntamente progetti di idrogeno rinnovabile nell’area, in linea con l’obiettivo del progetto H2MED di sviluppare il primo corridoio dell’idrogeno verde nell’UE, dove Barcellona sarà un enclave chiave. H2MED consentirà al porto di Barcellona di essere collegato alla dorsale spagnola dell’idrogeno e rafforzerà il ruolo del porto come hub energetico chiave in Europa.