L’Autorità di Sistema Portuale è entrata nel vivo della redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale con la pubblicazione del bando per l’acquisizione di un adeguato supporto di urbanistica e ingegneria. Considerata l’importanza strategica vitale del nuovo Piano Regolatore per lo sviluppo futuro del porto, della città e della Regione, sono previsti momenti di confronto tra le istituzioni, il mondo dell’impresa e del lavoro e la società civile.
In questa fase, è importante partire da alcuni punti fermi che aiutino a orientare il confronto al fine sia di non generare incertezze sia di cogliere tutte le opportunità di sviluppo del porto e della città.
Con particolare riferimento al comparto industriale delle riparazioni e costruzioni navali, ci troviamo di fronte a un settore in forte crescita nazionale e internazionale, ad alta intensità di lavoro e particolarmente competitivo data la presenza nel nostro porto di tutte le attività che integrano la filiera industriale delle riparazioni e costruzioni.
Proprio al fine di contribuire allo sviluppo di tale realtà, nell’area di Levante sono stati assegnati agli operatori capannoni riqualificati, potenziati i parcheggi, attivato il cosiddetto cold ironing per l’alimentazione delle navi all’interno dei bacini di carenaggio, avviati i lavori di riqualificazione infrastrutturale e tecnologica di tutti i varchi di accesso al comparto. A ciò si aggiunge la recente decisione di investire 30 milioni di euro per ammodernare le strutture e gli impianti dei bacini 4 e 5, la realizzazione di una nuova piattaforma tra questi, l’allungamento del molo dell’ex superbacino, la riprofilazione della banchina per rendere funzionale Molo Giano interno.
Nella prospettiva del nuovo Piano Regolatore Portuale, Autorità di Sistema Portuale da un lato conferma il mantenimento e rafforzamento delle riparazioni navali nell’area di Levante, dall’altro prevede di analizzare ulteriori opportunità di sviluppo nell’area sia di Levante – ad esempio sfruttando i maggiori specchi acquei disponibili con la realizzazione della Diga foranea di Genova – sia di Sestri Ponente con la previsione di ulteriori impianti di riparazione navale accanto al superbacino e alle aree a terra in costruzione grazie agli interventi del Programma Straordinario.