Oggi, l’Organizzazione Europea dei Porti marittimi (ESPO) ha presentato il suo ESPO Annual ESPO Environmental Report 2022 – Eco PortInsights.
Bruxelles. Questa 7a edizione del rapporto si basa sui dati di 92 porti europei di 20 paesi europei, che hanno compilato il modulo di autodiagnosi EcoPorts (SDM) (www.ecoports.com). L’SDM è una checklist gratuita di buone pratiche che fornisce il database per il report. Il rapporto ambientale ESPO 2022 contiene una serie di tendenze positive tra gli indicatori chiave.
Per la prima volta dall’inizio del monitoraggio, il cambiamento climatico è diventato la massima priorità ambientale dei porti. Ciò sottolinea il valore del Rapporto Ambientale che rendiconta la performance ambientale del settore. Fornisce a ESPO e ai responsabili politici europei approfondimenti sulle questioni ambientali che i porti europei devono affrontare.
Le altre 10 priorità principali rimangono quasi le stesse degli ultimi anni, con la qualità dell’aria e l’efficienza energetica che si uniscono al cambiamento climatico tra le prime tre priorità portuali.
Nel 2022, il rapporto rileva che i porti continuano a migliorare la loro gestione ambientale, affrontando le loro priorità principali in misura maggiore rispetto al passato. Una quota crescente di porti sta anche ottenendo la certificazione con PERS, l’unico standard ambientale specifico per porto sul mercato sviluppato dai porti, per i porti.
Alcuni indicatori chiave come i programmi di formazione ambientale per i dipendenti portuali e il monitoraggio della qualità dell’aria hanno registrato lievi flessioni rispetto allo scorso anno e saranno seguiti da ESPO prima del rapporto del prossimo anno.
Il rapporto ambientale ESPO rafforza gli sforzi di lunga data dei porti europei per monitorare e affrontare questioni ambientali ad alta priorità, comunicando al contempo gli sforzi portuali alle principali parti interessate.
“Dal 2020, il mondo sta attraversando crisi mai viste prima e i porti europei si trovano ad affrontare sfide che non hanno mai dovuto affrontare prima. Queste sfide si aggiungono agli sforzi a lungo termine per passare a un futuro più sostenibile nel settore marittimo, con i porti che cercano di fare la loro parte nella decarbonizzazione dell’Europa. È rassicurante vedere che il periodo difficile che stiamo attraversando non sta trattenendo i porti a continuare a impegnarsi verso i loro obiettivi e la loro strategia ambientale. Spero che questo rapporto sia anche uno stimolo per i porti a continuare su questa strada”, afferma Isabelle Ryckbost, Segretario generale di ESPO.
“Mentre la rete EcoPorts celebra il suo 25° anniversario, il rapporto ambientale annuale ESPO 2022 mostra che i porti europei continuano il buon lavoro con il monitoraggio e la gestione ambientale. Il Rapporto 2022 mette in evidenza i punti di forza su cui basarsi e le questioni da affrontare negli anni a venire. Il lavoro continua per garantire che la rete EcoPorts fornisca ai porti strumenti essenziali per impegnarsi ulteriormente nell’ecologizzazione dal basso”, afferma Valter Selén, coordinatore di EcoPorts.