Al via a Bari la quinta edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail & Yacht

. A cadenza biennale, organizza – cruise, ferry, sail & yacht. Dal 2013 è la due giorni internazionale dedicata al turismo via mare in Adriatico (www.adriaticseaforum.com). La prime quattro edizioni si sono tenute a Trieste, Dubrovnik, Budva e Ancona.

La quinta edizione dell’evento internazionale itinerante dedicato al turismo via mare in Adriatico, quest’anno, Risposte Turismo la svolge Bari, oggi, 6 e domani, venerdì 7 ottobre 2022, in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale e Pugliapromozione.

Il forum rappresenta l’occasione per discutere assieme sul futuro sviluppo dell’Adriatico, conoscere chi opera nei settori cui il forum è dedicato così come nuovi stakeholder che svolgono la propria attività in diverse aree e con i quali approfondire e sviluppare nuovi business e progetti.

L’Europa e le Istituzioni Europee prestano da tempo particolare attenzione alla macro regione Adriatico Ionica. Adriatic Sea Forum, un appuntamento di riferimento per aggiornarsi, creare, condividere e diffondere informazioni, progetti, conoscenze e relazioni, contribuisce ulteriormente a rafforzare e diffondere tra gli operatori interessati ai settori collegati al maritime tourism.

Al forum stanno partecipando operatori dei settori crociere, traghetti e nautica provenienti dai sette Paesi che si affacciano sull’Adriatico (Italia, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro e Slovenia). Un’area con forte vocazione per il turismo via mare grazie alla presenza di oltre 150 destinazioni turistiche dislocate in 25 regioni. Compagnie armatoriali, agenti marittimi, terminal portuali, tour operator, agenti di viaggio, marine e porticcioli, società di charter nautico, cantieri e molti altri ancora, stanno dedicando in questa due giorni le loro valutazioni e previsioni sugli scenari futuri, confronto e dibattito sulle potenzialità e le sfide dell’area.

Il Mare Adriatico ha visto negli ultimi anni dei rallentamenti, una forte competizione in contrasto con lo scenario crocieristico internazionale. Le tensioni geopolitiche, il caso di Venezia e gli effetti della pandemia hanno tutto complicato i compiti di pianificazione degli investimenti, selezione di itinerari e raggiungimento di determinati livelli di traffico.
Le condizioni infrastrutturali di porti e porticcioli sono fondamentali per la crescita del turismo in una determinata area. Avere collegamenti aerei, ferroviari e stradali a destinazioni (e quindi mobilità di persone e mezzi) è un’attrazione essenziale per il turismo, per quanto riguarda le destinazioni e distribuzione dei flussi al loro interno.

La è una delle prime aree del Mediterraneo in cui si trovano tutte le forme di turismo marittimo.
La prima giornata inizia proprio con lo stato dell’arte per i settori delle crociere, dei traghetti, delle vele e degli yacht.
Al Prof. Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo, spetta il compito, in questi due giorni, di illustrare agli operatori e ai rappresentanti di Enti di governo una serie di temi e quesiti, per comprendere quali potranno essere le future traiettorie di sviluppo di questi settori in Adriatico, per consentire il raggiungimento di nuovi e più ambiziosi risultati.

Risposte Turismo ha messo disposizione il nuovo Report di previsioni per il 2023, partendo da una ‘fotografia’ attuale del comparto crocieristico globale, fornendo strumenti utili per interpretare le dinamiche e le prospettive del futuro di medio termine e, quindi, meglio indirizzare le prossime scelte da parte degli attori della filiera, in particolare i porti stessi, ma con essi i fornitori, le Amministrazioni pubbliche coinvolte, finanche le Compagnie di crociera. Si parte da una slide importante – la tabella 8 del nuovo Speciale Crociere, ‘Il traffico crocieristico in Italia nel 2021 e le previsioni per il 2022′. La tabella mostra il dettaglio dei primi 10 porti (da soli dovrebbero movimentare 5,9 milioni di crocieristi pari all’80% sul totale Italia grazie a 2.780 accosti, il 65% del totale).

Le previsioni aggiornate per il 2022 in Italia, frutto del riscontro da parte di oltre 50 scali crocieristici, confermano l’ulteriore ripresa del traffico in Italia, che, come già evidenziato, dovrebbe raggiungere i 7,3 milioni di passeggeri movimentati con oltre 4.300 accosti.

Due valori che dovrebbero portare a far registrare una consistente variazione positiva sia per i primi 10 porti che per i numerosi altri scali, alcuni dei quali torneranno ad accogliere navi da crociera dopo un biennio di assenza

Tabella 8 – Previsioni 2022 per alcuni porti crocieristici italiani e variazione percentuale sul 2021

Fonte: Risposte Turismo (2022), Speciale Crociere

—-Nota: ad aver fornito dati ed informazioni sono oltre 50 porti * che complessivamente hanno concentrato il 99,9% del traffico crocieristico e il 99,4% delle toccate nave nel 2021. Oltre ai 10 in tabella altri porti che movimenteranno traffico sono: Cagliari, Catania, Venezia, Ravenna, Taranto, Siracusa, Monfalcone, Olbia, Brindisi, Salerno, Ancona, Santa Margherita Ligure, Marina di Carrara, Trapani, Sorrento, Crotone, Portoferraio, Lipari, Amalfi, Porto Venere, Ponza, Giardini Naxos, Alghero, Monopoli, Arbatax, Porto Torres, Porto Ercole e Porto S. Stefano, Otranto, Gaeta, Piombino, Capri, Porto Cervo, Porto Empedocle, Ortona, Pesaro, Oristano, Reggio Calabria, Milazzo, Sistiana e Manfredonia.—-

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi, si aspetta da questa due giorni di lavori, un contributo importante degli stakeholders e dei principali protagonisti dello shipping e della crocieristica internazionale, con l’obiettivo di flettere l’offerta alle richieste di un mercato sempre più esigente e complesso.

Si parlerà anche di transizione energetica, con il Gnl e Safety System Energy come le soluzioni su cui ci si concentra maggiormente per ridurre gli impatti ambientali della navigazione marittima trasporti, ma oggi nell’Adriatico non c’è porto in cui sia già l’una o l’altra di queste sorgenti a disposizione.

Nella sua dichiarazione, Patroni Griffi afferma che: “Sarà dedicato ampio spazio, anche, alle strategie di salvaguardia ambientale. È’ necessario, infatti, individuare urgentemente una rotta sicura verso la sostenibilità. Il trasporto marittimo, anello di una catena logistica transnazionale, di cui fanno parte anche i porti il comparto delle costruzioni e spedizioni navali fino ai settori finanziari pubblico e privato, deve utilizzare l’innovazione per trasformarsi, sperimentando e individuando efficaci alternative per la navigazione. Fonti di energia e combustibili non tradizionali, quali biocarburanti, batterie, idrogeno o ammoniaca sono potenzialmente atte a decarbonizzare il comparto e ad azzerare le emissioni. Il settore – conclude Patroni Griffi – è più che mai consapevole che deve assumersi urgentemente la responsabilità di incrementare gli sforzi per ridurre la propria impronta e puntare ad una maggiore sostenibilità, dal punto di vista ambientale, economico e sociale”.