(Foto courtesy Grimaldi Group)
Euromed Convention, from Land to Sea, summit internazionale organizzato dal Gruppo Grimaldi, in corso dal 29 settembre al 2 ottobre a Sorrento, riunisce 700 delegati, rappresentanti di Enti governativi internazionali e nazionali, rappresentanti dei settori logistico, portuale e marittimo dell’area euromediterranea.
Sorrento. Il Ministro Giovannini, partecipando alla XXV edizione Euromed Convention, from Land to Sea, del Gruppo di Grimaldi, ha sottolineato l’importanza strategica dell’intermodalità per porti italiani, ma non quella fine a se stessa.
Nel suo intervento, di congedo dalla scena marittimo/portuale italiana, ha ricordato che lascia al prossimo Governo solo 30 decreti attuativi da realizzare su i 129 ricevuti dal suo ministero; 300 decreti attuati e questo consentirà più visione per il nuovo che verrà. Ha ricordato l’estensione dei benefici del Registro Internazionale delle navi alle altre bandiere comunitarie all’interno del decreto ‘Aiuti-bis’, evitando una penalizzazione di infrazione agli armatori avviata dalla Commissione Europea. Giovannini al suo successore raccomanda di “evitare un approccio ideologico, di dialogare con le parti sociali e con gli scienziati”. “Nei programmi elettorali – ha aggiunto – ho visto tanta voglia di continuità: abbiamo fatto le cose giuste o c’è poca novità? Trovo giusto che si prosegua sul lavoro fatto. Vedo un Paese che pensa poco al suo futuro e molto al suo presente, c’è poca visione”.
E’ ritornato sull’idea di un Ministero del Mare: “Non ci credo e non credo che sia utile perché senza il ‘ministero della terra’ non va da nessuna parte. La multimodalità ci fa capire che un porto se non è interconnesso serve a poco; ma noi le merci non vogliamo solo trasportarle, ma anche produrle. Per questo gli interporti sono importanti quanto i porti. L’economia del mare scissa da quella della terra davvero non mi convince. Senza contare che scindere un ministero significa bloccare il lavoro per diverso tempo”, ha aggiunto. L’intermodalità fine a se stessa non serve: “una nave super portacontainer carica quasi quanto 100 treni e le merci poi si fanno tutta l’Italia su e giù”. “E’ meglio fare arrivare le merci direttamente vicino al luogo di produzione o consumo”, ha aggiunto Giovannini.
Intanto, ieri, il Ministro Giovannini, ha assegnato, con un decreto firmato, alle Autorità di Sistema Portuale (Adsp) ulteriori 10 milioni di euro, che si aggiungono ai 30 milioni già previsti con precedenti provvedimenti, per la progettazione di fattibilità di opere ritenute prioritarie per lo sviluppo dei porti.
Il decreto assegna le risorse del ‘Fondo progettazione‘ alle Adsp al fine di finanziare integralmente la progettazione di tutte le 48 proposte necessarie per la manutenzione e il potenziamento dei porti, e ritenute ammissibili dalla Conferenza nazionale di coordinamento delle Adsp.
“Il potenziamento della portualità è un elemento essenziale della strategia che abbiamo perseguito in questi 19 mesi, con investimenti senza precedenti – 3,5 miliardi di euro – inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel Piano Nazionale Complementare” ha spiegato il Ministro Giovannini. “Con questo decreto, che completa l’assegnazione delle risorse del Fondo Progettazione, si va oltre gli interventi finora finanziati e si consente alle Autorità di Sistema Portuale di avviare la progettazione di ulteriori opere importanti per lo sviluppo dei porti, le quali vanno ad aggiungersi a quelle finalizzate al miglioramento dell’accessibilità, all’elettrificazione delle banchine, ad accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici, all’efficientamento energetico e alla realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario e stradale”.
- Si allega elenco dei finanziamenti alle AdSP.