L’Accademia Italiana della Marina Mercantile sbarca a Napoli per la manifestazione nazionale dedicata al settore della blue economy
Napoli – «Il momento storico è critico, e proprio per questo siamo a un punto determinante per il mondo marittimo e portuale: è fondamentale puntare sulla formazione». Paola Vidotto, Direttore dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, riassume così il suo intervento di oggi, venerdì 30 Settembre, in occasione della Naples Shipping Week, in corso a Napoli presso la Stazione Marittima. «Da molto tempo parliamo di formazione in forma spesso troppo astratta, ma siamo arrivati al momento in cui è diventato necessario fare delle scelte mirate. Da una parte abbiamo ancora un tasso di disoccupazione e di non-occupati tale da avere contorni preoccupanti – specialmente in alcune aree dell’Italia. Dall’altro, registriamo la richiesta specifica di personale marittimo qualificato e specializzato da parte delle aziende e degli Enti, che hanno una forte necessità di assumere figure professionali in settori chiave. Siamo quindi davanti a un momento cruciale, in cui dobbiamo, come Paese, iniziare ad agire con più forza e convinzione sull’alta formazione in ambito marittimo».
Tra i punti cruciali di questa seconda giornata di Port&Shipping Tech, nella cornice della Naples Shipping Week, emergono alcuni aspetti precisi. “L’Italia ignora i suoi mari a suo rischio e pericolo”, il refrain che viene ripetuto nelle sale conferenza. La scarsa convinzione con cui il nostro Paese guarda alle sue coste e al mondo marittimo determina rischi sul breve, ma anche sul lungo periodo. E l’energia, tema chiave del momento, non può che essere al centro della discussione, in relazione a tutte le attività legate alla decarbonizzazione. «Una veloce ed efficace decarbonizzazione del settore è possibile solamente se condotta da personale competente e pronto a coprire il fabbisogno che verrà a crearsi», conferma Luca Apicella, Responsabile R&S dell’Accademia, durante il suo intervento nel Maritime LNG Forum. «Questa opportunità, se non viene colta in tempo sviluppando un sistema di formazione efficace e tempestivo, potrebbe tramutarsi in un problema per il personale marittimo comunitario e, soprattutto, italiano». «L’Accademia Italiana della Marina Mercantile», prosegue Apicella, «è pronta ad aiutare l’industria dello shipping in questa importante sfida, grazie alle competenze che abbiamo sviluppato in questi ultimi anni».
A riprova di questo, la formazione specifica che viene approntata nella sede genovese dell’Accademia, dove il simulatore di Macchina è utilizzato ogni giorno sia dagli Allievi Ufficiali, sia dalle aziende esterne che qui trovano una formazione ad hoc su LNG. «Negli ultimi giorni, proprio su questo punto, abbiamo formato diversi Ufficiali del Gruppo MSC, come di consueto, in contemporanea con il personale della cantieristica di EDR Shipyard di Anversa. Le attività di formazione professionale che svolgiamo per aziende estere è sempre più rilevante, il che ci consente di avere anche una riconoscibilità internazionale specifica anche su questo tema».
L’Accademia Italiana della Marina Mercantile nata nel 2005 e riconosciuta come Fondazione ITS nel 2011 con la denominazione di “Fondazione Istituto tecnico superiore per la mobilità sostenibile – Settori trasporti marittimi e pesca”, è un’istituzione che rilascia titoli del Ministero dell’Istruzione nell’ambito dell’Istruzione terziaria non universitaria. La “mission” dell’Accademia consiste nell’erogare una formazione specialistica mirata verso occupazioni ad alto contenuto professionale e tecnologico, sulla base dei fabbisogni delle imprese dei settori interessati e in particolare nelle aree strategiche del marittimo e della logistica.