“Il primo semestre di quest’anno conferma la ripresa complessiva dei porti italiani, che continuano a registrare performance positive. Ciò, nonostante il contesto economico già indebolito dalla pandemia è divenuto molto complicato per effetto della guerra, dell’inflazione incalzante e dei crescenti costi energetici che stanno mettendo sotto pressione il sistema produttivo italiano” ha dichiarato il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri.
Roma. Per il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri, “I risultati raggiunti confermano, nonostante le difficoltà legate al contesto mondiale, che i nostri porti ‘non si fermano’, continuando a sostenere le esigenze del territorio, delle sue imprese e dei suoi consumi”. Presentati ieri i dati di traffico del primo semestre 2022 di tutti i porti italiani amministrati da Autorità di Sistema Portuale.
Il rapporto di Assoporti evidenzia una discreta ripresa nel settore dei passeggeri. I porti italiani registrano grandi numeri di traffico di quest’anno: “crocieristi” 2.451.629 unità, +702,5% e “totale passeggeri” 20.390.278 +75,8%; ma rispetto al 2019 “passeggeri totali” 23.937.813 -14,8% ed i “crocieristi” 4.520.647 -45,8%; questo settore, essendo stato quello maggiormente colpito dal tracollo dei traffici, fermo nella quasi totalità dal 2020 e al 2021, subendo nel 2021 la perdita del 93,2% rispetto al 2019, in questi primi 6 mesi del 2022 ha registrato una crescita esponenziale rispetto allo scorso anno. La ripresa tanto auspicata, però, tarda ad arrivare, ma si è fiduciosi, e si rilevano in particolare i buoni dati del porto di Taranto, vero boom negli scali di navi da crociera.
Esaminando il confronto con i dati del 2019, vediamo che i porti storici come quelli di Genova e Trieste perdono tonnellate di merci fra le varie tipologie, anche se recuperano in teu. Mentre i porti della Sicilia orientale registrano un balzo positivo di 2,9 milioni di tonnellate riconducibile per intero alla crescita del petrolifero di Augusta, quelli della Puglia meridionale una crescita di 2,2 milioni di tonnellate; positivi i dati delle rinfuse solide a Brindisi e le ro-ro a Bari.
Nella categoria delle merci, composta da rinfuse e le altre merci, a livello nazionale, l’indice globale registrato è positivo e segna un +5,1% rispetto al 2021 e + 2,7% rispetto al 2019.
Le due tipologie delle rinfuse, solide e liquide ottengono un +7,5% nel raffronto con il 2021, ma si portano dietro un -3,5% confrontato con il 2019.
I dati generali delle movimentazioni di traffico 2022, in rapporto allo stesso periodo del 2021, confermano il senso positivo; solo le merci ro-ro segnano una controtendenza (-3,2%) rispetto al 2021 che, com’è noto, è stato un anno particolare di forte crescita. L’analisi parla di un effettivo riequilibrio del trasporto in linea con i dati di traffico. Tuttavia, molte categorie merceologiche, pur avendo ottenuto risultati considerevoli, ancora faticano a movimentare tanto quanto movimentavano prima della pandemia e i traffici via mare ne sono ancora influenzati; non siamo ancora completamente usciti dalla crisi.
Nell’osservare i buoni risultati dei porti pugliesi, il presidente dell’AdSPMAM, prof Patroni Griffi, si dichiara soddisfatto delle strategie messe in atto per promuovere i porti pugliesi, sottolineando la buona performance dei porti di Bari e di Brindisi, ed una evoluzione positiva dei traffici nei porti di Monopoli, Barletta e Manfredonia.
Inoltre ha sottolineato che è indispensabile mettere in atto al più presto le necessarie opere che consentiranno ai nostri porti di aumentare il livello di competitività, per essere in linea con le previsioni in materia ambientale. In questo contesto, la semplificazione normativa va ulteriormente rafforzata.
In conclusione, i dati numerici ottenuti non tengono conto della provenienza e della destinazione delle merci in questione. Date le limitazioni si scambio imposte, se ne può dedurre, che quello che prima veniva commercializzato con la Russia e l’Ucraina, oggi viene commercializzato con altri Stati. Pertanto, il totale d’import ed export risultanti non ha subito un’inflessione e sono tutto sommato in linea con gli andamenti dello scorso anno.
Nel chiudere la presentazione dei dati, il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri ha detto: “I porti hanno dato e stanno dando grande prova di resilienza dovuta anche ad una forte capacità organizzativa, indispensabile per rafforzare sempre di più il ruolo della portualità. Lo avevamo già sostenuto: il Mediterraneo è tornato ad avere un ruolo centrale e strategico per i traffici mondiali, grazie a forti segnali di regionalizzazione della produzione. Ma per cogliere quest’opportunità le risposte devono essere date rapidamente all’interno di una strategia condivisa”.
Lasciamo di seguito i dati relativi all’AdSPMAM, mentre il rapporto completo può essere consultato sul sito di Assoporti.