Il Cairo. Il Ministero delle Finanze egiziano ha messo in atto un pacchetto di misure per liberare un arretrato di merci accumulate in porto, si legge in un comunicato del Ministero.
La grave carenza di valuta estera in Egitto negli ultimi sei mesi ha spinto le banche e gli importatori a pagare le ‘lettere di credito’ necessarie per far sdoganare il loro carico.
Fabbriche e rivenditori lamentano che la produzione e le vendite sono state danneggiate a causa della mancanza d’input e decisioni necessarie per alleviare gli aumenti dei costi.
La crisi valutaria è stata innescata dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve statunitense.
Il pacchetto, da attuare ‘nei prossimi giorni’, è pensato per aiutare a ridurre i prezzi delle materie prime pagati dai cittadini egiziani, ha affermato il Ministro delle Finanze, Mohamed Maait, nella nota.
Una particolare misura approvata consentirà ai carichi che hanno completato le procedure doganali e sono in attesa del finanziamento del ‘Modello 4′ di lasciare i porti entro ‘i prossimi giorni’, si legge nella nota.
Il ‘modello 4′ è un ‘impegno/titolo’ emesso dalle banche commerciali a pagare l’esportatore estero, secondo una direttiva della Banca Centrale del 2017. Le banche negli ultimi sei mesi sono spesso prive della valuta estera necessaria per emettere il pegno.
Saranno sospese anche le multe inflitte a importatori e investitori per ritardo nel completamento delle procedure doganali, se causate dalla mancanza di documenti da parte delle Autorità interessate. Questa misura ridurrà l’onere finanziario per gli importatori e li scoraggerà dal trasferire prezzi più elevati ai consumatori. Inoltre, gli spedizionieri potranno rimuovere il carico dalle zone doganali e collocarlo in magazzini esterni a condizione che s’impegnino a non rilasciarlo prima di aver ricevuto l’autorizzazione.
Questo per alleviare gli investitori e gli importatori dal costo aggiuntivo dello stoccaggio delle merci all’interno dei magazzini portuali.