Venezia analizza la possibilità per autorizzare navi di grandi dimensioni in porto

La , la prima grande nave da crociera a portare passeggeri a (foto courtesy of Norwegian Cruise Line).

Venezia. Il Porto di Venezia e le Autorità italiane continuano a cercare una soluzione alle sfide legate all’accoglienza delle navi da crociera, onorando anche il loro impegno a bandire le grandi navi dalla sensibile Laguna di Venezia e dai fragili canali.

Il Porto, per la prima volta, lo scorso fine settimana, ha approvato un test per l’ancoraggio di una grande nave da crociera fuori dalla laguna e la cura dei passeggeri a terra per una lunga visita di un giorno.

La Norwegian Cruise Line ha ricevuto il permesso dai funzionari portuali di ancorare la Norwegian Gem, da 93.500 tonnellate di stazza lorda, vicino a Venezia sabato 23 luglio, l’ultimo giorno di una crociera di 7 giorni nel Mediterraneo orientale e nelle isole greche.

La nave da crociera, che secondo quanto riferito con circa 1.500 passeggeri, ha organizzato tre battelli da escursione da Venezia per trasportare i passeggeri al centro della città.

L’anno scorso, i funzionari italiani ordinavano il divieto a tutte le grandi navi da crociera di entrare nel canale e di recarsi al terminal passeggeri, dopo anni di proteste da parte di ambientalisti che sostenevano che le onde delle navi da crociera stessero danneggiando gli edifici storici.

Venezia , negli ultimi anni, sta subendo crescenti allagamenti, soprattutto con l’alta marea aggravata dalla scia delle grandi navi. Per raggiungere i terminal crocieristico, le navi dovevano attraversare la storica Piazza San Marco. Alle compagnie di crociera fu rivolto l’invito che le loro navi potrebbero dirottare verso il vicino porto industriale di Marghera, anche se non si disponeva di strutture per i crocieristi.
Molte delle compagnie di crociera, inclusa la Norwegian Cruise Line, decidevano di iniziare e terminare le loro crociere nel porto di Trieste, che ha un terminal, ma si formava una coda autobus più lunga per raggiungere Venezia.

Sotto i consigli collaudati del pilota del porto, la Norwegian Gem, sabato, faceva scalo a Venezia come ultimo giorno intero di crociera per consentire ai passeggeri di visitare Venezia, e per operare l’imbarco e lo sbarco per la crociera; poi, la domenica raggiungeva Trieste. Questo approccio funziona solo per le navi da crociera che effettuano scali portuali e non per le crociere homeporting. I critici, tuttavia, si sono affrettati a rifiutare il test, e Simone Venturini, assessore al turismo della città, ha detto ai giornalisti locali: “Non è il tipo di turismo che vogliamo per la città”, mettendo in guardia contro quello che si chiama turismo ‘mordi e fuggi’.
Le compagnie di crociera hanno affermato di essere rimaste senza una solida alternativa quando l’Italia ha improvvisamente annunciato il divieto lo scorso luglio. All’epoca, l’Italia aveva affermato che stava richiedendo proposte per un nuovo terminal crociere vicino a Venezia che fornisse servizi, rispettando l’obiettivo di tenere le grandi navi fuori dai corsi d’acqua e dai canali locali.

“A partire dal 2023, ha detto l’assessore Venturini, anche Venezia imporrà una tariffa giornaliera per tutti i visitatori della città. Il costo per i turisti varierà in base al numero di persone prenotate per visitare la città con funzionari che affermano che dovrebbe aiutare a controllare la folla e fornire un’importante fonte di entrate per il mantenimento della città”.

Nel 2019, hanno calcolato che 19 milioni di persone hanno visitato la città e l’80% è rimasto solo per un giorno. Gli sforzi per la gestione del turismo continuano a diffondersi in molte destinazioni popolari in tutto il mondo.

Nel 2020, i residenti di Key West hanno votato per vietare le grandi navi da crociera con controlli sul numero di persone che potevano venire in città ogni giorno a bordo delle navi, solo per far annullare retroattivamente il loro voto dal Governatore dello Stato. A Bar Harbor, i residenti del Maine chiedono ora al Consiglio Comunale di porre limiti al numero giornaliero di crociere che scalano il loro porto, mentre nel 2022 la Polinesia francese ha imposto restrizioni per limitare le navi da crociera in determinati porti.