CHIOGGIA: AVVIO DELLA PROVA PILOTA PER LA BONIFICA DELL’AMIANTO PRODROMICA ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL SITO VAL DI RIO

“Siamo giunti alla risoluzione, coralmente condivisa, del “problema” amianto. Oggi, infatti, si avviano le prove pilota per la bonifica e possiamo dire che cominciamo a traguardare la via di conclusione sul sito più complesso della procedura sanzionatoria europea C-196-13” (Gen. Vadalà)

Chioggia (VE)- Il Commissario Unico unitamente all’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Settentrionale, all’Assoamianto nonché alla supervisione dei tecnici Arpa Regionali e alla presenza dei vertici della Regione Assessore Roberto Marcato e con la piena collaborazione del Sindaco di Chioggia Mauro Armelao consegnerà ufficialmente il cantiere, all’A.T.I. aggiudicataria con capogruppo Herambiente, per l’avvio della prova pilota di . Al riguardo il giorno 28 giugno c.a., alle ore 12,00 si svolgerà, presso l’aula consiliare del comune di Chioggia (VE), una conferenza stampa di informazione sul prosieguo dei lavori.

Lo stesso fu rinvenuto nel 2019 durante la fase iniziale dei lavori di bonifica ripristino e riqualificazione complessiva dell’ex discarica di rifiuti solidi urbani di Chioggia, attiva dal 1961 al 1984.

L’intervento costituirà la premessa per la ripresa dei lavori, interrotti proprio in seguito al ritrovamento di amianto (sottoforma di fibre di eternit derivante da scarti edilizi) e a loro volta funzionali all’ampliamento e alla riqualificazione dell’area portuale di Chioggia, che potrà così allargarsi all’ex discarica.

CRONOSTORIA TECNICA _ Fra il 2019 e oggi, sono state svolte attività di grande importanza, che hanno portato all’avvio delle prove pilota annunciate oggi. In particolare, sono state realizzate da Herambiente le strutture e gli impianti adiacenti al sito, utili a effettuare la bonifica. Inoltre, è stata caratterizzata l’area, vale a dire che con uno studio ad hoc, curato dalla stessa Herambiente, si è valutata l’estensione della diffusione dell’amianto sui 395.000 m3 di rifiuti adagiati su una superficie di 60.000 m2. Purtroppo, l’analisi ha evidenziato come l’amianto sia presente nell’intera area dell’ex discarica e non solo in alcuni punti frazionabili. La pervasività dell’eternit comporterà dunque un’attività di rimozione assai pervasiva, di cui andranno valutati con attenzione gli impatti sull’ambiente, sulla salute di lavoratori e cittadini, oltre che, ovviamente la fattibilità tecnica ed economica. Proprio per questa ragione, è stato deciso di testare, con una prova pilota, la soluzione tecnica di rimozione amianto che è parsa tecnicamente più efficace. Ci si attende dunque un riscontro empirico sul campo, che potrà dare informazioni utili su come ottimizzare la successiva rimozione completa dell’amianto. La prova pilota testerà la tecnica del picking (in circa 3 mesi saranno prelevati 4.000 m3, di terreno, pari a circa l’1% del totale). Il terreno finirà poi lungo nastri trasportatori montati all’interno di un capannone realizzato per la bonifica e tenuto in depressione per inibire il rilascio di odori e sostanze. Qui gli operatori, protetti da tute protettive tipo Tyvek e maschere con filtro FFP3 effettueranno una cernita manuale estremamente precisa, rimuovendo i frammenti di amianto, per loro natura facilmente identificabili. Il riscontro empirico sul campo, oltre a fornire ritorni importanti circa eventuali ottimizzazioni degli impianti e delle dotazioni con cui si dovrà procedere alla successiva rimozione completa dell’amianto, farà comprendere i passaggi autorizzativi che saranno necessari all’attivazione di tali lavori di bonifica.

La discarica di , inserita nelle 81 commissariate di alla Causa Europea 196-13, è il caso più complesso anche in termini finanziari nonché operativi, dei siti affidati al Gen. Vadalà, infatti la stessa cuba per 1/6 (oltre €40 milioni) dell’intera contabilità speciale del Commissario.

Fin da subito, nel marzo 2017, il sito è stato oggetto di attenzione peculiare da parte della struttura del commissario, tanto da assegnarvi esplicitamente la gestione diretta e con competenza primariamente specifica ad uno dei tre ufficiali (subcommissari): il Magg Aldo Papotto.

Il Capo Divisione spesa economica e gestione finanziaria del Commissario ha quindi seguito e diretto tutti gli iter inerenti la fase progettuale nonché quella, già avviata, di cantiere. Il dialogo, la condivisione degli obiettivi, la netta ripartizione dei compiti, l’efficacia degli interventi nonché l’economicità degli stessi sono stati caposaldi della gestione amministrativa e dell’impostazione del subcommissario, perfettamente in linea con la politica e la metodologia della missione commissariale nonché pienamente condivisa con il Gen.Vadalà e gli altri due subcommissari. Con non poche difficoltà, impasse e canalizzazioni, anche per il tramite di continue riunioni e sopralluoghi in sede (almeno 58 dall’inizio della missione commissariale), si è finalmente giunti allo sblocco dei nodi più rilevanti, tra cui l’avvio odierno delle opere pilota per lo smaltimento dell’amianto in sito. Al cantiere e alla fase progettuale, di un così rilevante sito, innegabilmente operano soggetti altamente qualificati e attori di primo piano in ambito nazionale (quali Herambiente, Xodo Costruzioni, Idea costruzioni) indi per cui la gestione dei processi burocratici-amministrativi è sempre stata coordinata secondo principi di elevata efficacia.

Ecco le parole dell’Assessore Regionale Roberto Marcato:” L’avvio della prova pilota per la sperimentazione della metodologia operativa finalizzata alla decontaminazione da amianto dell’ex discarica di Val da Rio rappresenta l’occasione per ribadire l’approccio vincente sinora adottato dalla Struttura Commissariale per affrontare la problematica della messa a norma dei siti di discarica abusiva in procedura di infrazione – commenta Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico che ha competenza sulla legge speciale per -. La Regione del Veneto, sin dalle fasi iniziali del complesso iter amministrativo per la bonifica del sito , si è fatta parte attiva per arrivare al recupero ambientale dell’area, che ha una significativa valenza strategica per lo sviluppo portuale della Città di Chioggia, anche in prospettiva dello sviluppo della crocieristica, stanziando a tal fine un contributo di 2.500.000 di euro. Questa fase di sperimentazione rappresenta un passaggio cruciale verso il recupero e la riqualificazione di un’area molto importante per la Città di Chioggia, con evidenti ricadute favorevoli per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per lo sviluppo economico. Ringrazio il Commissario Unico Gen. Vadalà per la scelta di sviluppare un percorso condiviso con il coinvolgimento degli Enti interessati, in primis la Regione, che consente un’azione sinergica e più efficace per la risoluzione delle complesse problematiche ambientali”

Ecco le parole del Sindaco di Chioggia Mauro Armelao:” Ho chiesto al Gen. Vadalà di svolgere una conferenza stampa sull’argomento discarica, e per questo lo ringrazio. Per me è giusto dare quanto più informazioni alla cittadinanza perché così sono informati e si evitano notizie non veritiere, trattandosi -appunto- di bonifiche ambientali. Tema molto delicato e sentito dalla popolazione. La notizia della ripartenza dei lavori mi dà fiducia, anche perché c’è bisogno di sistemare quella zona per l’espansione delle attività portuali.

Auguri. Un bon lavoro a tutti gli operatori privati coinvolti ed a tutte le Istituzioni Presenti.

Ecco le parole del Gen. Giuseppe Vadalà in merito alla giornata di oggi:

“Siamo giunti alla risoluzione, coralmente condivisa, del “problema” amianto. Oggi infatti si avviano le prove pilota per la bonifica e possiamo dire che cominciamo a traguardare la via di conclusione sul sito più complesso della procedura sanzionatoria europea C-196-13. Il merito è come sempre del lavoro sinergico con i soggetti del territorio, con il dialogo tra macchina pubblica e attori privati, con la condivisione degli obiettivi, con lo scambio di competenze. Il sito più complesso delle discariche commissariate, continuerà a richiederci impegno e solerzia ma possiamo dire che iniziamo ad indirizzare l’itinerario verso l’espunzione”.

Fulvio Lino Di Blasio Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, dichiara:

“Quello che viene presentato oggi è un passaggio importante che si colloca nel più ampio processo di completamento del sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale con il pieno e completo allargamento a Chioggia. L’Autorità di Sistema Portuale, subentrata alla precedente gestione in capo ad ASPO, ha concentrato i propri sforzi sul tema della sostenibilità, presidiando immediatamente l’adempimento degli obblighi di bonifica e riqualificazione ambientale delle aree di Val da Rio, caratterizzate da aree su cui insiste una discarica per rifiuti solidi urbani che, a bonifica avviata, però, è risultata contaminata da amianto. L’accordo di programma da noi siglato nel 2019 con il Commissario Straordinario va proprio nella direzione di un efficientamento della gestione tecnico-amministrativa dell’intervento. Siamo fiduciosi che l’esito della prova pilota consenta di traguardare il recupero di aree, oggi inutilizzabili, da restituire alla funzione portuale”.