Porto of Civitavecchia: Fast Track to the Sea

. Importante virtual meeting, questa mattina, presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centro Settentrionale, per rappresentare lo stato di avanzamento del progetto “: Implementing the last mile rail connections in the port of Civitavecchia”, cofinanziato dalla Commissione Europea. Moderatore dell’incontro è stato il Dott. Francesco Barontini, PTSCLAS spa.

Presente all’incontro, , Dir. Sc.co de IL .

Nell’introdurre i lavori, il presidente del’, Pino Musolino, ha ricordato che il porto di Civitavecchia mira ad essere sistema portuale strategico sia nazionale, sia europeo; non solo ‘porto della continuità territoriale’della nostra penisola, e non solo hub cruising e terminale delle Autostrade del Mare del Mediterraneo; ma per il futuro, Civitavecchia, grazie all’aeree incluse di Fiumicino e di Gaeta e dell’Italia centrale, guarda al new porto come centro logistico che possa garantire l’integrazione intermodale (road, rail e sea) dei flussi merceologici compresi i container. Con il progetto ‘Fast Track to the Sea, operativo per la fine del 2023, per il presidente Musolino, si sta realizzando una vision portuale segnata da una modalità ferro che con un fascio di binari legherà la sea way tramite le banchine nn.23, 24, 25 del porto, rendendolo più attrattivo dal punto di vista commerciale e di rilevanza strategica nazionale ed europea.

A Luca Lupi, Project Manager Port Authority of Civitavecchia, è toccata la presentazione dei risultati dello studio progettuale, ed i prossimi steps, sottolineando che l’Azione ‘Fast Track to the Sea’ è situata nel porto complessivo di Civitavecchia (Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale) nel Mar Tirreno, a 60 km dal Nucleo urbano di Roma e dall’area Scandinavo-Mediterraneo Corridoio.

Fa parte del Progetto Globale per il rinnovamento del sistema ferroviario all’interno dell’area portuale e per aumentarne la competitività attraverso il riordino del sistema ferroviario (Piano Portuale del 2004 e Piano Strategico del Porto Italiano del 2015). Garantire maggiore trasferimento delle merci, dalla strada al mare, modalità più sostenibile, risolvendo anche i problemi del c.d. ‘ultimo miglio’. I finanziamenti dell’intero progetto, sono di seguito così distribuiti, anche se vi sarà un extra, per i rincari sulle materie prime e sul costo dell’energia:


Poi è passato a illustrare le tre fasi dell’attività progettuali:

Infine, il manager Lupi ha ricordato che la fase conclusiva del piano-ferro la vedremo verso l’autunno del 2023, con la presentazione ‘fisica’ del fascio di binari interno al porto.

E’ seguita la relazione tecnica di Maurizio Marini, Direttore tecnico della Port Authority of Civitavecchia, che ha presentato in particolar modo l’intero sito e aree, parti del piano progettuale.

Il Direttore Marini ha continuato illustrando i tre piani fondanti dell’intero progetto: il piano dell’armamento stradale e ferro, quello della trazione elettrica ed infine il sistema di segnalamento lungo l’intera tratta portuale. La gestione del fascio dei binari e il relativo esercizio saranno dati in concessione, per permettere agli utenti di scegliere tale modalità per la mobilità delle merci e dei container.

Infine, ha finito dicendo che, oltre alla riorganizzazione dell’attuale fascio binari interno, è previsto anche il collegamento diretto con il Terminal Commerciale (Terminal Container e Terminal Auto) e l’ottimizzazione geometrica della deviata per le banchine 23 e 24 (Terminal del Ferro Cromo e banchina multi-purpose). Vi sarà la creazione dei piazzali retrostanti il pontile 2, che è attualmente in fase di realizzazione, e rientra all’interno della pianificazione della Darsena Traghetti (in costruzione) e si colloca tra quelle opere previste nell’ambito del Piano Regolatore Portuale. Interventi che consentiranno la creazione di nuovi spazi a disposizione dei traffici ro-ro e ro-pax, con un’estensione pari a circa 39.000 mq.

La parte relativa alle prospettive della strategia politica dei trasporti europei CEFT2 è stata sviluppata da Mr. Julian Espina, Project Officer CINEA (Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency). In particolar modo per il periodo 2021-2027, si parla di una strategia europea che vede una mobilità sostenibile, green e smart: uno sviluppo adeguato della rete TEN-T.

Per il settore marittimo, l’Europa prevede uno sviluppo strategico sui porti core e comprehensive (1); sulle Autostrade del Mare (2) e sulle facility per i carburanti alternativi.

Altra relazione importante della giornata, sulla revisione delle ‘Ten-T Networks’ e relativo regolamento, è stata svolta dall’Ing. Federica Polce, Head of the Ten-T Unit Italian Ministry of Sustainable Infrastructures and Mobility.
L’Azione ‘Fast Track’, ha rilevato l’Ing. Polce, ottimizzerà il collegamento tra il porto di Civitavecchia, comprese le sue banchine, e la rete globale Ten-T su rotaia. Ciò consentirà di semplificare le operazioni di manovra e ridurre i tempi operativi, migliorando così l’efficienza del porto. Ha spiegato il perché di una revisione del Regolamento Ten-T.

Il nuovo concetto di ‘Spazio Marittimo Europeo nell’ambito anche delle Autostrade del Mare.

Ha finito evidenziando i nuovi collegamenti di sezioni ferroviarie della rete europea core e comprehensive e soprattutto i nodi.
La giornata è terminata con l’intervento di Pierpaolo Olla, RFI – Development and Marketing Department for the Central-Southern Tyrrhenian railway network.
Il rappresentante di RFI ha fatto notare il volume di traffico ferroviario nella ns. Italia; con presenza di Km. su tratta (45% nel Nord, 21% al Centro e 34% al Sud).

E infine ha fatto notare il Piano nazionale RFI, gli elementi fondanti, le difficoltà e come superarle. Dopo due ore abbondanti di spunti e riflessioni per chi s’interessa d’intermodalità, l’incontro è terminato.

Abele Carruezzo