Berlino. La Germania, ultimamente, ha firmato contratti per l’affitto di tre terminal galleggianti di Gnl e sta valutando l’idea per ottenere un quarto. Per questi terminal Gnl galleggianti vengono presi in considerazione varie località portuali nella Germania settentrionale, inclusa Amburgo. La spesa programmata per l’affitto sarà contenuta entro i tre miliardi di euro su 10 anni e dovrebbero fornire capacità aggiuntive già nell’inverno 2022/2023; naturalmente vanno risolte i requisiti tecnici e legali a breve termine, per la realizzazione delle condotte di collegamento.
All’inizio di marzo, Robert Habeck, Ministro federale tedesco per gli Affari Economici e l’Azione per il clima, ha posto il tema dei terminal Gnl in cima all’agenda. Da allora, l’Autorità per l’Ambiente, il clima, l’energia e l’agricoltura (BUKEA) ha esaminato in stretta collaborazione con la BMWK, l’Hamburger Energiewerke, la Gasnetz Hamburg e l’Autorità Portuale di Amburgo se e come tali terminal di noleggio del gas potrebbero essere utilizzati in Amburgo a breve termine.
Il gas liquefatto è stoccato su queste piattaforme mobili, note come unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione (FSRU), e può quindi essere convertito in gas quando necessario.
Secondo le Autorità, queste piattaforme potrebbero aiutare da subito a mantenere la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Germania durante un periodo di transizione e sostituire in larga misura il gas proveniente dalla Russia.
Non solo piattaforme mobili galleggianti per stoccare gas, ma la Germania, il mese scorso ha approvato anche il suo primo rigassificatore onshore. In questo contesto, la Banca statale tedesca KfW e l’utility olandese Gasunie hanno firmato un memorandum d’intesa (MofU) sulla costruzione del primo terminal di gas naturale liquefatto (Gnl) a Brunsbüttel, alla foce del fiume Elba e a poca distanza dal porto di Amburgo.
Un MofU è la prima delle tre fasi contrattuali tipiche dei progetti più grandi. Il terminal Gnl sarà di proprietà congiunta della Germania e dell’utility olandese, e avrà una capacità di rigassificazione annuale di 8 miliardi di metri cubici. Tale scelta per il Governo tedesco è strategica per un aumento della sicurezza dell’approvvigionamento e contribuisce a una maggiore indipendenza dalle importazioni di gas naturale legate ai gasdotti nell’Europa nord-occidentale.
La Germania si prepara così a creare una riserva strategica di gas e carbone per ridurre la dipendenza dalla Russia; il terminale si spera che entrerà in funzione entro il 2024, superando diversi adempimenti nazionali ed europei prima che possa iniziare la sua costruzione.
Per alleviare le preoccupazioni degli ambientalisti e per placare i Verdi, secondo partito del Governo tedesco, sono stati formulati piani per ‘convertire’ in futuro il terminal all’importazione di derivati dell’idrogeno verde come l’ammoniaca.