Il porto di Rotterdam primo per l’uso dei droni

. L’Autorità del porto di Rotterdam avvierà un progetto pilota sulle normative e il controllo del traffico aereo nel cosiddetto ‘spazio aereo di bassa quota’ per garantire che l’aumento del traffico di nell’area portuale di Rotterdam sia adeguatamente coordinato.

È la prima volta che un progetto di questo tipo si svolge nei Paesi Bassi e presto le aziende interessate che potrebbero fornire supporto tecnico saranno presto invitate a presentare offerte.
La gestione del traffico aereo con equipaggio – è noto – è garantita dall’Air Traffic Control the Netherlands; mentre il traffico marittimo a Rotterdam e dintorni è controllato dalla Capitaneria di Porto.
Nessuna struttura del genere, tuttavia, esiste per il traffico professionale di droni, che opera in uno ‘spazio aereo di bassa quota’ e in ambito portuale. Per questo, l’Autorità portuale di Rotterdam sta avviando un progetto pilota per individuare chi possa elaborare una serie adeguata di regole per la sicurezza del traffico nello spazio aereo e la gestione di un ‘vertiport’.
Il numero di voli con droni – per ispezioni, sicurezza, individuazione di reati e, in un futuro prossimo, per la consegna dei pacchi – è in aumento.

La politica dell’Autorità portuale di Rotterdam, di essere un porto ecologico e smart, non può esimersi dal non considerare positivo tale sviluppo di domanda/offerta di sicurezza. I droni sono veloci, ecologici, relativamente economici e sicuri e richiedono poca manutenzione.

Nel porto del futuro che si considera ibrido, oltre a navi, treni e camion, saranno utilizzati droni per il trasporto di merci e passeggeri. Infatti, si prevede che i primi ‘vertiport’ (aree progettate specificamente per l’atterraggio e il decollo verticale degli aerei) potrebbero essere testati a Rotterdam già nel 2024, per essere seguiti due anni dopo dai primi voli commerciali con taxi volanti, anche se con un pilota. I cantieri produttori stanno ora sviluppando questi droni per trasportare da due a sei passeggeri.

L’area portuale è accessibile solo agli operatori di droni con un permesso dell’Ispettorato dell’Ambiente e dei Trasporti. In futuro, la regola sarà di avere contemporaneamente più voli nello stesso spazio aereo. Poiché la sicurezza ha la massima priorità nel porto di Rotterdam e i servizi di emergenza (a es. elicotteri per trasporti di malati traumatologici, elicotteri della polizia) devono operare senza ostacoli in ogni momento, l’Autorità portuale inviterà presto le società che offrono un sistema di gestione del traffico senza pilota a fare offerte. Questa modalità di pilotaggio, UTM (Unmanned Traffic Management system), noto anche come ‘U-space’, è un sistema per monitorare i droni nell’aria,verificare se i droni possono essere presenti e controllare il traffico dei droni in modo professionale.

Oltre alle società e alle Istituzioni coinvolte nei voli con droni, nel prototipo U-Space Airspace di Rotterdam, sono coinvolti i Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e della gestione delle risorse idriche, e l’Ispettorato dell’Ambiente e dei Trasporti.

Il prototipo dovrebbe fornire informazioni affidabili sul tipo e sulla quantità di lavoro richiesto dal controllo dello spazio aereo dei droni, sui costi richiesti e una risposta alla domanda su chi svolgerà le attività. L’obiettivo finale è salvaguardare la sicurezza dello spazio aereo a lungo termine. Il progetto pilota inizierà entro la metà del 2022 e richiederà per il suo completamento circa due anni.

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